Parlare di partita decisiva quando è da poco cominciato il girone di ritorno è forse azzardato se guardiamo esclusivamente alla classifica, ma Monza-Pisa avrebbe potuto confermare il trend delle due compagini, con i biancorossi in risalita ed i toscani mai vincenti nel 2022.

Grazie anche all’allentamento delle restrizioni Covid accorrono al Brianteo oltre 4.500 persone, tra le quali lo stesso Silvio Berlusconi, il cui ritorno in tribuna dopo due anni aveva portato fortuna sette giorni prima. Tra le due tifoserie ci sono note ruggini, culminate con quanto successo nella finale play off di serie C del giugno 2007, ben sintetizzato a suo dall’amico Valerio Poli in un articolo per questa rivista: “Un gruppo di ultras della Curva Nord si diresse verso il settore ospite dove, con i monzesi presenti, si scambiarono prima tutto ciò che si poteva lanciare, compreso un tabellone pubblicitario, poi si aprì una porta che dava sul terreno di gioco e dal lancio di oggetti si passò al contatto fisico, con la solita scia di diffide e feriti.”

La vicenda – alla quale i SAB dedicheranno uno striscione nel corso della partita – accende l’alert anche delle FdO, presenti nei punti nevralgici: non siamo certo di fronte agli eserciti che eravamo abituati a vedere un tempo ma d’altronde oggidì può fare più danni una semplice telecamera che un plotone di celerini.

Gli ospiti raggiungono la città della Corona Ferrea a bordo di tre pullman, una decina di furgoni e diverse auto, mettendo insieme complessivamente una presenza di circa 400 unità. Su tutti spiccano Rangers, Svitati e Kapovolti, che proprio in settimana avevano preannunciato con un comunicato il loro rientro sugli spalti, almeno nelle partite in trasferta. Confermata invece la diserzione di Sconvolts e Wanderers, fortemente critici sull’obbligo del Super Green Pass.

Posizionati i vessilli sulla transenna principale, i neroazzurri iniziano già dal prepartita ad incitare i propri colori: voce, tamburo ed un pressoché ininterrotto sventolare di bandiere accompagneranno gli uomini di mister D’Angelo fino al 90° ed oltre.

Non è da meno la Curva Davide Pieri, decisamente più carica e compatta di quanto si era visto contro la Spal. Sotto il profilo coreografico questo pomeriggio sono proprio i brianzoli a regalare le cose migliori: una fitta sciarpata biancorossa accoglie le squadre quando entrano sul terreno di gioco e dalle seconde linee si accendono fumogeni bianchi e rossi, offrendo così un buon colpo d’occhio.

Sin dai primi minuti di gioco le due formazioni si affrontano a viso aperto e sono gli ospiti a rendersi per primi pericolosi, dopo appena tre giri di lancette. Passa una manciata di minuti ed arriva il vantaggio dei padroni di casa: è Valoti, proprio sotto la curva dei propri sostenitori, a finalizzare una veloce ripartenza in contropiede.

Grande entusiasmo sugli spalti, che i ragazzi della Davide Pieri decidono di capitalizzare al massimo chiedendo la partecipazione di “tutto lo stadio” ai propri cori di incitamento. L’operazione riesce in un paio di occasioni ma anche senza l’eco dei tifosi tradizionali i decibel di SAB e compagnia si attestano su buonissimi livelli, merito anche degli sforzi di più persone che decidono di vedere la partita spalle al campo.

Sul fronte opposto, i Pisani incassano il colpo senza traumi e proseguono sulla propria strada, prediligendo cori lunghi e festanti. Non li vedevo live da quasi due decenni e, in generale, mi pare abbiano (ben) conservato il tradizionale stile ultras italiano, senza farsi contagiare dalle mode degli ultimi anni, che siano di ispirazione anglosassone o dell’est europeo.

I loro sforzi sono ripagati già al 18°, quando Puscas agguanta il pari, soffocando la conclusione del “Noi vogliamo questa vittoria” a ripetere che si stava alzando dalla Sud.

Sul campo e sugli spalti sono i venti minuti più intensi della giornata, quelli che da soli ripagano il costo del biglietto. Frequenti i capovolgimenti di fronte e le occasioni da rete, mentre le opposte fazioni non mancano di beccarsi dandosi reciprocamente dei conigli.

Dopo il saluto ai propri diffidati da entrambi i fronti, la prima frazione si chiude con il Monza in avanti ed un bel treno dei propri sostenitori.

Anche la ripresa regala ritmi vivaci ma sin da subito i toscani sembrano più convinti e meglio disposti in campo. La girandola delle sostituzioni oggi non premia le scelte di Mister Stroppa ed al 65° arriva il sorpasso dei neroazzurri, grazie alla marcatura di Caracciolo.

Si festeggia nel settore ospite, che alza il volume e non manca di regalare emozioni amarcord quando si cimenta in una Lambada che mi catapulta nell’ahimè lontano 1989.

Si alzano le sciarpe, da un lato per pregustare quella che si avvia ad essere una pesante vittoria, dall’altro per dare ogni spinta possibile utile a raddrizzare il risultato.

Non bastano nemmeno cinque minuti di recupero ai padroni di casa per trovare la rete del pareggio, ed anzi è il Pisa a creare almeno un paio di nitide occasioni per portare il colpo del definitivo ko.

Il direttore di gara fischia la fine, saranno i prossimi mesi a dirci se questa è stata davvero una partita decisiva: quel che è certo è che il Monza incassa la prima sconfitta casalinga del campionato ed il Pisa ritrova i tre punti dopo esattamente due mesi.

Meritati gli applausi che i giocatori delle due squadre rivolgono ai rispettivi sostenitori prima di guadagnare gli spogliatoi.

Lele Viganò