Mi scuso con i lettori per il titolo non proprio “oxfordiano” scelto dal sottoscritto, ma credo che questo sia il modo migliore per far capire quanto questa città, e i suoi tifosi, tengano particolarmente a cuore i propri colori.

Praticamente è stato il tormentone che ha accompagnato l’intera gara. Un’iniziativa lanciata dalla società di casa attraverso la propria pagina ufficiale e sostenuta a suon di “hashtag” dal popolo bianco verde. Restare uniti per un unico obiettivo, centrare la salvezza il prima possibile. Tutto questo a partire dalla difficile gara odierna, contro una Lupa affamata, malgrado l’ultima posizione in classifica e le speranze di salvarsi ormai nulle.

Nonostante ciò, il “Veneziani” si presenta abbastanza spoglio. Poco più di un migliaio gli spettatori presenti, con il settore destinato agli ospiti totalmente deserto.

Spoglia anche la Nord, con il solito “zoccolo duro” posizionato nella parte centrale a ridosso di una balaustra tappezzata di vessilli. Poco più giù, incollato alla vetrata che delimita il terreno di gioco, lo striscione “Ama solo la maglia” mentre in alto ci sono una decina di bandieroni, a chiudere un rettangolo pressoché perfetto.

Anche quest’oggi, la prova dei bianco verdi è di ottimo livello. Tanti saranno i cori indirizzati agli undici in campo. La Nord pretende maggiore impegno, la maglia va sudata e onorata, sempre!

Nel corso della prima frazione saranno ricordati i diffidati e sarà esposto uno striscione di bentornato per Lollo, rientrato appunto dalla diffida.

Il secondo tempo si apre con un altro striscione, questa volta contro il calcio moderno e tutte le porcate che ne derivano. A seguire sarà ricordato Stefano Furlan, ragazzo triestino tragicamente scomparso al termine della gara di Coppa Italia Triestina-Udinese disputata l’8 Febbraio 1984, esattamente trentadue anni fa.

Nel finale immancabile il coro contro gli eterni rivali di Andria e Barletta.

La gara termina due reti a zero per i padroni di casa, con i giocatori sotto la Nord sulle note dell’ennesimo “namasalvè”! (ci dobbiamo salvare).

Antonio Vortex.