Posticipo della 15^ di Lega Pro. Il Novara cerca conferme dopo la vittoria, tra le mura amiche, della scorsa giornata contro un Mantova alla caccia di punti per risalire la classifica. L’orario certamente non aiuta l’afflusso di pubblico allo stadio: il calcio d’inizio è fissato per le 19.30 e non tutti possono ottenere permessi lavorativi per presenziare alla gara. Un altro fattore che incide sul calo delle presenze è dato dal tempo: infatti tutta la giornata è stata contrassegnata da una pioggia battente che non darà tregua nemmeno per un minuto.
Il mio sguardo, come sempre, viene calamitato dalle due curve, il punto nevralgico del tifo. La Curva Nord, dove si assestano gli ultras azzurri, fatica a riempirsi ma a conti fatti sono circa un centinaio i tifosi pronti a sostenere i propri colori, nonostante il clima e l’orario siano avversi. In balaustra sono presenti le pezze dei vari gruppi della Nord: “Sezione”, “Vecchio Stampo” e “Zoo”, mentre al centro campeggia il drappo “Curva Nord Novara”, gruppo creatosi circa un anno fa per compattare i ranghi delle gradinate novaresi. Spostando l’attenzione alla curva ospite, la presenza mantovana non vanta numeri da capogiro come in occasione dell’ultima sfida tra le due compagini che io ricordi; era il periodo del Mantova di patron Lori, eccentrico presidente che fece conquistare alla piazza la Serie B; dopo il fallimento la squadra, ahimè, ha lasciato il calcio professionistico, cosa che oramai accade sempre più spesso per colpa di sconsiderati presidenti, per ripartire dai dilettanti. Dopo diverse stagioni il Mantova ha riconquistato la terza serie del calcio italiano. I mantovani sono comunque compatti e quadrati e le loro radici ultras sono evidenziate dai diversi drappi che campeggiano in gradinata.
All’ingresso nel settore i mantovani “salutano” subito i novaresi, riaccendendo una rivalità d’annata mai sfociata in veri e propri “incontri” fuori dal rettangolo verde. Novaresi che rispondono prontamente al saluto, rendendo già dai primi minuti la partita viva anche dal punto di vista del tifo.
Le due squadre fanno il loro ingresso in campo e le curve accolgono i rispettivi colori con sciarpe e bandiere al vento: si parte con le più rosee aspettative. I novaresi compatti e carichi iniziano a tifare ininterrottamente per spingere la propria squadra alla vittoria; canta la totalità dei ragazzi a centro curva. Un paio di bandieroni e qualche due-aste rendono la curva colorata.
I mantovani, dal canto loro, partono a razzo: la totalità del settore si impegna per sostenere la causa e il risultato è davvero ottimo. I cori spaziano dal sostegno alla maglia a sfottò contro i novaresi, passando per i battimani, il tutto accompagnato da diverse bandiere che colorano il settore.
La partita vede il Novara spingere sull’acceleratore alla ricerca del gol: marcatura che arriva poco prima del fischio di metà partita grazie a Gonzalez, lesto a battere il portiere avversario. Gioia immensa per gli ultras novaresi e lo stadio intero per un gol che si rivelerà decisivo per il prosieguo della gara.
L’intervallo è occasione, per entrambe le tifoserie, per rifiatare dopo un dispendioso primo tempo. I mantovani organizzano una bella sciarpata che, nonostante l’esiguo numero (circa una 40ina), scalda i cuori di chi come me ha un occhio di riguardo per le curve. Ripresa la voce, gli ospiti tornano a cantare, anche se il colpo per lo svantaggio inizia a farsi sentire, rendendo i cori ospiti meno udibili rispetto alla prima frazione.
Anche i novaresi decidono di imbastire una sciarpata per poter riprendere fiato: bello l’effetto ottico che la Nord regala in questa grigia serata, accendendo la contesa sugli spalti. La partita scivola via accompagnata dal tifo di entrambe le curve senza ulteriori sussulti sul campo, a parte il palo colto dal Novara e l’espulsione di un giocatore del Mantova al culmine di alcune decisioni arbitrali che scatenano il” Piola” con fischi all’indirizzo della terna.
Fischio finale e “boato” di gioia per il pubblico di casa che può godersi il primato, in attesa delle partite del giorno dopo. Buona la prova dei novaresi che incessantemente supportano i propri colori, nonostante il tempo e l’orario non siano dalla loro.
Discorso che vale anche per gli ospiti che nel primo tempo sostengono la maglia continuamente, raggiungendo buoni picchi d’intensità. Nel secondo tempo patiscono lo svantaggio e solo lo zoccolo duro si prodiga nel sostenere i propri undici: molto bella la sciarpata in apertura di ripresa.
Alessio Farinelli