Con un breve ma sentito messaggio su “Grido libero”, la pagina di comunicazione degli ultras, viene ricordato Stefano Furlan nell’anniversario della sua scomparsa. Trieste non può ovviamente dimenticare una ferita così profonda, che potrà pure rimarginare ma le cicatrici restano a solcare la superficie. Di Stefano Furlan oggi la curva ne porta il nome e con esso il ricordo di una vicenda tristissima, prova provata che il più recente Gabriele Sandri non era un caso isolato e che la spirale di odio e abusi della forza parte da lontanissimo. E che non porterà a nulla di meglio se dall’alto, oltre alla solita querula morale che accompagna le azioni dei tifosi, non si pone anche un freno al delirio di onnipotenza e di correlata impunità dei monopolisti della violenza, purtroppo ci saranno ancora altre storie come queste.

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8 Febbraio 1984 – 8 Febbraio 2017
33 anni anni dopo, la Curva di Stefano Furlan cammina nel suo nome, nonostante tutti gli ostacoli che ci sono stati in questi lunghi decenni, lo spirito è rimasto sempre lo stesso.
Generazione dopo generazione, le tradizioni sono rimaste le stesse, tramandare all’intera tifoseria l’importanza di questa data e tutto cio’ che ruota intorno a questa tragica vicenda che nessuno deve dimenticare.
Per Stefano, per sua mamma, per tutti i ragazzi che ci guardano da lassu’ e hanno dato tanto per questa curva che è piu’ forte di qualsiasi repressione e decreto.
Noi oltre, noi col tuo nome addosso, per sempre!