Avevo lasciato il Livorno dopo la sconfitta contro la Virtus Lanciano che aveva decretato la retrocessione in Lega Pro della squadra amaranto. L’ambiente era un mix di rabbia e delusione e la miscela esplosiva ha causato qualche diffidato.

Categoria nuova e stagione nuova ma i sentimenti sono gli stessi di qualche mese fa: la curva resta unita e compatta, almeno in questa serata, nella contestazione al presidente Aldo Spinelli. Gli ultras non hanno deposto l’ascia di guerra, la campagna acquisti non ha mitigato la rabbia di una retrocessione evitabile ed anche l’ingresso in società della bandiera Igor Protti non è bastato a rasserenare gli animi. Ad onor del vero, l’unica persona che si prende gli applausi di tutto lo stadio ed un paio di cori della curva, è proprio l’ex attaccante e bandiera indiscussa della squadra Protti che, appena viene messo a fuoco dai tifosi, viene letteralmente sommerso di attestati di stima.

Che l’ambiente non sia carico di entusiasmo ed in preda a qualche problemino con le diffide, si capisce dal primo striscione che viene esposto al centro della balconata e poi spostato sulla vetrata: “Livorno, sei il mio amore, non posso più venire ma tu mi capirai”.

Emblematico e lapidario anche lo striscione contro il presidente Spinelli: “In 3 anni 2 retrocessioni: Spinelli fuori dai coglioni”.

La curva si fa sentire e non poco: malgrado la partita si giochi in una calda serata di fine luglio, gli ultras posizionati a centro curva non smettono per un secondo di cantare, riuscendo a trascinare nel tifo una buona fetta di settore. Niente di particolarmente esaltante, ma comunque i presenti danno vita ad una prestazione ampiamente positiva, riuscendo a far arrivare ai destinatari il proprio stato d’animo.

Pochi i cori per la squadra che comunque viene sostenuta a gran voce, tanti quelli di contestazione alla società per una retrocessione non ancora digerita, come tanti altri sono a favore dei diffidati e per gli ultras in generale.

Capitolo ospiti: non è questa sicuramente la trasferta da numeri importanti, basta la presenza e questa è assicurata grazie anche all’immancabile sostegno della sezione Toscana. Gli otto ultras ospiti si fanno sentire poco o niente, qualche coro per testimoniare la propria presenza ma per il resto si segnalano solo le esultanze al momento delle reti.

L’incontro termina con le due squadre che vanno a scambiare i saluti di rito sotto le rispettive curve, vincitori e sconfitti escono tra gli applausi, il risultato permette agli ospiti di continuare il cammino in Coppa Italia, per gli amaranto la consapevolezza che per oliare i meccanismi c’è davanti ancora parecchio tempo.

Il calcio d’estate è falso come i soldi del monopoli ma intanto c’è da confermare un malumore che viene da lontano. Riusciranno i risultati a mitigare la rabbia degli ultras amaranto?

Valerio Poli.