La Nuova Guardia 1989 da seguito all’ultimo comunicato emesso dal gruppo che trattava il tema della terribile situazione d’incertezza rispetto all’immediato futuro della SEF Torres 1903.
Chiudevamo la nostra missiva richiedendo alla società, nella persona del Presidente Domenico Capitani, una dichiarazione d’intenti pubblica perché si erudisse il popolo torresino riguardo alle sue intenzioni per il proseguo dell’avventura ai vertici del sodalizio rossoblu, chiarivamo inoltre (passaggio determinante) che il vaso non fosse fatto traboccare e ci si venisse incontro per il solo bene delle Torri e delle Croci.
Dopo una settimana esatta dal nostro disperato urlo prendiamo atto del manifesto menefreghismo del Presidente nei nostri confronti, 26 anni di sostegno ininterrotto della maglia e veniamo ignorati come se fossimo irrilevanti e gli ultimi degli stronzi.
Benissimo, dopo due anni di veleno ingoiato a forza per dovere d’appartenenza e senso di responsabilità, avendo forzato oltre misura la nostra proverbiale irruenza è giunta l’ora di scaricare il malanimo stratificatosi nella NG89.
Ci sembra fondamentale fare un excursus a ritroso, ripartire dalla genesi dell’era Capitani, ricordare l’esordio infelice, lo smantellamento in blocco di una squadra (quella dell’ultimo campionato di serie D dell’era Lorenzoni) costituita da ragazzi realmente attaccati ai colori, tra loro c’erano almeno 10 validissimi elementi che avrebbero potuto costituire l’intelaiatura della Torres che si riaffacciava al professionismo (li ricordiamo con affetto al nostro fianco durante le lunghe trasferte in nave), sono stati liquidati senza neppure abbozzare un tentativo d’integrarli nel progetto Lega Pro, per costruire di contro una squadra formata da un’accozzaglia di perfetti sconosciuti provenienti dai campetti dell’agro pontino.
Risuonano ancora nelle nostre orecchie le parole del presidente alla presentazione della squadra, in cui delegò un portavoce perché si leggessero le sue volontà ai sostenitori accorsi all’Acquedotto, nel momento in cui teoricamente ci saremmo dovuti conoscere, mise subito le mani avanti affermando che i tifosi avrebbero dovuto occuparsi di fare i tifosi poiché le decisioni spettavano a lui e solo a lui, pessima maniera di NON presentarsi al pubblico, facendo battere i pugni sul tavolo da altri in sua vece.
Si proseguì con atti che avrebbero meritato risoluzioni al limite della sanguinolenza, il restyling dello stemma senza previa consultazione dei suoi custodi, l’ignavia rispetto al caso De Gol quando vennero obbligati dagli Ultras ad allontanare un miserabile profanatore della sacra maglia, l’incapacità di creare un organigramma societario, passato attraverso l’abbandono di diversi collaboratori e la querelle con quell’altro “galantuomo” di Antonio Martino, il socio forte pescarese che avrebbe dovuto strutturarci per la scalata in serie B, ma vaff….
L’atteggiamento del presidente Capitani raggiunge incredibili livelli di parossismo nei rapporti con la comunità torresina e con tutto il mondo che la circonda, cartina di tornasole (per rendere l’idea) gli incontri aperti alla tifoseria in tribuna centrale, dialogo a senso unico, improperi d’ogni genere, rifiuto di rispondere alle domande e atteggiamento da guappo di cartone della serie “io so io e voi nun siete un cazzo”, ringrazi la nostra flemma che fu…
Sfioriamo gli ultimi accadimenti affermando la nostra totale avversione al calcio moderno e alle sue dinamiche mafiose; per non passare da fessi vorremo ricordare anche la gara col Mantova dello scorso anno quando la squadra uscì subissata dai fischi e noi guadagnammo l’uscita della Nord con il naso invaso dall’odore di letame.
Morale della favola non siamo più disposti a tollerarla, le sue bizze, i suoi silenzi, l’arroganza e i magheggi che hanno provocato il disastro che abbiamo sotto gli occhi avranno la nostra strenua opposizione. Il nostro invito è di risistemare le pendenze in essere della società lasciandola nello stato in cui l’ha trovata, cioè a zero debiti, preparare le sue valigie e quelle dei suoi collaboratori ed accomodarsi fuori dalle mura cittadine.
Non siamo disposti a barattare la nostra integrità etica per tutto l’oro del mondo, prima toglierà il disturbo, prima ritorneremo ad acquistare la dignità perduta, sia quel che sia, OLTRE LA CATEGORIA!

Nuova Guardia Torres