La sfida tra il Nizza e l’Ajax è, senza dubbio, una delle partite più interessanti di questo turno preliminare di Champions League. La compagine francese, reduce da un terzo posto di tutto rispetto ottenuto nella stagione appena conclusa in Ligue 1, vuole provare, trascinata dall’entusiasmo dei suoi tifosi, ad accedere per la prima volta nella sua storia alla fase a gironi della massima competizione continentale per club calcistici. Dall’altra parte il blasonato Ajax, che seppur ridimensionato nelle ambizioni rispetto ad alcuni anni fa, rimane una squadra di tutto rispetto, che venderà cara la pelle in mezzo al campo.

Nel tragitto autostradale che mi conduce all’Allianz Riviera mi rendo conto di essere pressoché circondato da centinaia di sostenitori rossoneri che, già a diverse ore dall’inizio dell’incontro, stanno raggiungendo lo stadio del Nizza, suonando il clacson, sventolando bandiere e lanciando cori.

Le aspettative riposte in questa partita dalla tifoseria di casa sono davvero tantissime. La squadra, lo scorso anno, ha regalato grandi soddisfazioni, e l’entusiasmo intorno a questi colori non è mai venuto a mancare.

Faccio il mio ingresso nella Tribuna Stampa del nuovissimo impianto sportivo di Nizza quando manca ancora più di un’ora all’inizio della sfida. I tifosi sugli spalti entrano alla spicciolata, ma piano a piano lo stadio si riempie in ogni ordine di posto. Alla fine i sostenitori presenti questa sera saranno oltre 31.000.

Alla mia destra la Curva Sud, catino storico dell’appassionata tifoseria francese, dove è appeso il grande striscione del gruppo ultras portante del Nizza: ULTRAS POPULAIRE SUD NICE. Sopra di esso ne appare un altro, su sfondo nero, coperto. Verrà srotolato solo all’ingresso delle squadre in campo.

Al termine del riscaldamento e dopo la lettura delle formazionI, un’aquila (simbolo della squadra rossonera) effettua alcuni voli intorno al rettangolo di gioco. Proprio come accade allo stadio Olimpico quando gioca la Lazio. O a Lisbona, nello stadio del Benfica.

Subito dopo entra in mezzo al campo quello che evidentemente deve essere uno dei capi della tifoseria del Nizza e che, armato di microfono, inizia a far partire un coro a rispondere al quale partecipa tutto lo stadio.

I sostenitori dell’Ajax, però, che proprio in quegli istanti stanno facendo il loro ingresso nello spicchio dello stadio a loro dedicato, decidono di interrompere tutto questo, lanciando a loro volta un coro, accompagnato dai battito delle mani e scatenando la conseguente reazione dei tifosi del Nizza, che iniziano a fischiare e ad inveire contro i supporter provenienti dall’Olanda. Il lancia cori in mezzo al campo, però, non si scompone più di tanto e rivolgendosi alla propria curva li esorta a continuare a cantare, concludendo il coro in crescendo e tornando a coinvolgere anche il resto dello stadio.

Successivamente spazio ad un gruppo di sbandieratori in mezzo al campo, che iniziano la propria esibizione sulle note dell’inno del Nizza, mentre la Curva Sud si rende protagonista con una bella sciarpata. Vengono poi accese alcune torce e alcuni fumogeni, mentre il misterioso striscione al centro del settore più caldo dei tifosi di casa viene finalmente esposto. La scritta rossa recita testualmente “AJAX TONIGHT YOU’RE THE CLUB BITCHES WELCOME TO  THE RED & BLACK DISTRICT” ed è accolto da alcuni applausi ironici e fischi di disapprovazione della tifoseria ospite.

Tifoseria ospite che, come detto, entra nel proprio settore pochi minuti prima dell’inizio della partita. Non sono tantissimi, e si assiepano dietro ad alcuni drappi e ad uno striscione dedicato a Nouri, giovane calciatore dell’Ajax la cui triste storia ha praticamente fatto il giro del mondo, sconvolgendo l’intero ambiente calcistico, e non solo. Lo sfortunato centrocampista della squadra di Amsterdam, infatti, è stato colto da un improvviso malore nel corso della recente partita amichevole contro il Werder Brema, riportando danni celebrali permanenti. Gli stessi calciatori del Nizza, nel corso del riscaldamento, hanno indossato una maglietta a lui dedicata.

La partita inizia e la tifoseria di casa dimostra di essere davvero una bellissima realtà. Cori continui, intensità notevole, bellissimi battimani e diverse accensioni di fumogeni, torce e petardi. Il tutto accompagnato dal suono incessante del tamburo e dal costante sventolio di diversi bandieroni con i colori sociali della squadra.

Tamburi, fumogeni, torce, lancia cori con l’impianto audio all’interno della curva, nessuna barriera che divide gli spalti dal manto erboso: sembra quasi impossibile che tutto questo avvenga a meno di 40 chilometri di distanza dai confini italiani. Il sentimento nostalgico è pressoché naturale quando si vanno a constatare certe cose, sopratutto quando si è praticamente soffocati dagli assurdi divieti e dalla repressione indiscriminata nel nostro Paese. La differenza è lampante, ma questa, purtroppo, è l’amara verità.

Da segnalare la presenza nel settore più caldo della tifoseria del Nizza, delle delegazioni della Curva Nord dell’Inter e degli Ultras Imperia, con al seguito i propri drappi, gemellati della tifoseria rossonera.

Diversi cori lanciati dalla sud coinvolgono anche il resto dello stadio. Inutile dire che il giocatore più acclamato sia Mario Balotelli, idolo indiscusso da queste parti, mentre, se le mie orecchie non mi hanno tradito, alcuni dei cori cantati dai tifosi del Nizza vengono effettuati in dialetto nizzardo, per ovvie ragioni molto simile all’italiano.

Dall’altra parte dello stadio i sostenitori olandesi sono sicuramente più discontinui. Effettuano alcuni battimani e lanciano alcuni cori, ma molto spesso seguono la partita in silenzio, forse anche a causa dell’esiguo numero di presenti. Nel secondo tempo, evidentemente anche grazie a quanto accade sul rettangolo di gioco, crescono di intensità, facendosi anche sentire distintamente diverse volte.

Sul campo la partita è, seppur a tratti, piuttosto interessante, con sprazzi di bel gioco alternati anche ad alcuni svarioni davvero niente male. Le due squadre, in pratica, si spartiscono equamente le due frazioni di gioco. Nel primo tempo è il Nizza il padrone assoluto del campo con diverse azioni che potrebbero portare la squadra di casa in vantaggio. Vantaggio che si concretizza alla mezzora del primo tempo grazie ad una zampata, manco a dirlo, di Mario Balotelli.

Nel secondo tempo, però, l’Ajax entra in campo con un piglio sicuramente diverso rispetto a quello dei primi 45 minuti. La formazione olandese risulta arrembante e costringe la compagine rossonera a difendere strenuamente il risultato contro i continui attacchi degli avversari. Un risultato che, per altro, cambia dopo una manciata di minuti dall’inizio della seconda frazione di gioco, con l’Ajax che trova quindi il pareggio e che potrebbe addirittura recriminare per non essere riuscito ad ottenere una seconda segnatura viste le diverse occasioni create.

Entrambe le tifoserie sugli spalti capiscono perfettamente la situazione e si prodigano nel sostenere i propri undici in campo.

Intorno all’80’ c’è anche spazio per una pacifica invasione di campo da parte di un sostenitore francese che riesce ad eludere gli steward schierati nella parte bassa della curva sud e a raggiungere di corsa il centro dell’area. Viene però letteralmente placcato, dopo pochi istanti, dagli addetti alla sicurezza dello stadio e trascinato fuori dal rettangolo di gioco.

Da segnalare, infine, l’ingresso in campo, tra le file francesi, negli ultimi minuti di gioco, di Dalbert, calciatore che, secondo i beni informati di calciomercato, pare si sia promesso all’Inter, e per questo motivo viene accolto da una bordata di fischi e di insulti dei sostenitori del Nizza.

Al triplice fischio del direttore di gara il risultato è di 1 a 1 e le legittime aspirazioni delle due squadre, e delle rispettive tifoserie, sono quindi rimandate alla gara di ritorno in quel di Amsterdam, la prossima settimana.

Daniele Caroleo.