Il giorno dopo i festeggiamenti per i 30 anni dalla nascita dello storico gruppo degli Irriducibili della Lazio, di cui tra l’altro ho anche avuto modo di parlare nella mia recente intervista allo scrittore Maurizio Martucci, la squadra biancoceleste affronta la delicata trasferta europea in Francia, e precisamente in quel di Nizza, per affrontare la compagine locale.

Entrambe le squadre sono appaiate al primo posto in classifica nel girone K di Europa League, ma giungono a questa sfida in un contesto sostanzialmente molto differente. La formazione di casa, infatti, che annovera tra le sue fila, tra l’altro, alcune vecchie conoscenze del campionato italiano, come Wesley Sneijder e sopratutto l’idolo locale Mario Balotelli, è reduce da diversi risultati alquanto deludenti in Ligue1 che l’hanno relegata nelle zone basse della classifica del campionato d’Oltralpe. La Lazio, invece, dal canto suo, sta facendo un campionato a dir poco strepitoso ed è per giunta reduce dalla vittoria in trasferta in quel di Torino contro la blasonata Juventus.

All’Allianz Riviera, lo stadio ultramoderno del Nizza, sono previsti quasi 2.000 tifosi biancocelesti: un vero e proprio record, visto che nessuna tifoseria, fino ad ora, aveva mai fatto registrare il tutto esaurito nel settore ospiti dell’impianto sportivo nizzardo.

Dopo i festeggiamenti del 18 ottobre (per la precisione allo scoccare della mezzanotte tra il 17 ed il 18), presso la nuova sede degli Irriducibili in Via Amulio, e l’affissione di uno striscione celebrativo nei pressi del Colosseo, gli ultras biancocelesti si metteranno dunque in marcia per raggiungere, giovedì pomeriggio, la città francese di Nizza. Non prima però di aver diramato una breve nota, tramite i propri canali social ufficiali, che annuncia una scelta molto importante per quanto riguarda i cori che verranno intonati dagli ultras laziali in occasione di questa trasferta.

Al fine di evitare pesanti sanzioni (anche eventuale esclusione dalla competizione) nei confronti della nostra squadra da parte della commissione disciplinare della UEFA, non partiranno da parte della nostra curva ululati di nessun genere che possano essere interpretati come gesti con sfondo razziale. Siamo stati i primi a introdurre questa modalità all’interno degli stadi italiani, ma adesso per il bene del cammino della nostra squadra in Europa, dobbiamo evitare ogni tipo di pretesto che possa essere usato contro di noi per eliminarci dalla competizione. Ricordiamo a tutti i laziali vecchi e giovani che essere Ultras non si dimostra da questi gesti ma si dimostra per le strade, sul campo, partendo insieme e tornando insieme, e, quando capita, confrontandosi con le tifoserie avversarie. Questo non è un appello della Lazio o della UEFA, ma un ordine di chi vive la Lazio come facciamo noi.

Una posizione per certi versi storica, che giunge, tra l’altro, dopo la squalifica comminata nei confronti della società biancoceleste per i cori segnalati dalle autorità competenti in occasione della recente sfida di campionato tra la Lazio ed il Sassuolo. Una sanzione che ha quindi portato alla chiusura della Curva Nord dello Stadio Olimpico per i prossimi due turni casalinghi della squadra capitolina in campionato. Una sanzione, però, alla quale la società della Lazio, dopo essersi vista rigettare il ricorso in merito, ha risposto aprendo la Curva Maestrelli (la Curva Sud per intenderci) offrendo il biglietto di questo settore a solo un euro per gli abbonati in Curva Nord.

Decisione lodevole, almeno a mio modesto parere, quella della società laziale. Per certi versi simile a quella presa proprio dal Nizza, che poche ore prima dell’inizio del match contro la Lazio ha fatto sapere che regalerà i biglietti per assistere alla gara di ritorno, a Roma, ai propri tifosi, al fine di incentivare quanto più possibile la presenza dei sostenitori francesi al seguito della formazione rossonera.

Una tifoseria, quella del Nizza, che, tra alcuni giorni, avrebbe dovuto affrontare anche un’altra delicata trasferta. Cioè quella di Parigi, contro il Paris Saint Germain. Il condizionale, però, è d’obbligo, perché proprio nei giorni scorsi il gruppo “Populaire Sud Nice” ha diramato anch’esso un comunicato nel quale si invita espressamente al boicottaggio della trasferta contro il “Qatar Saint Germain” a causa dei prezzi dei biglietti davvero troppo alti.

Come è consuetudine, il Qatar Saint Germain fa pagare ai tifosi avversari il suo stadio. 36 € per il settore ospiti, chi si vuole prendere in giro? Che questo club voglia speculare sui propri sostenitori non ci riguarda di certo, ma soprattutto questa non è la nostra visione del calcio, e non abbiamo di certo intenzione di far ingrassare gli altri. Chiediamo il boicottaggio puro e semplice della trasferta. Che il nostro club e i nostri giocatori siano consapevoli del nostro sostegno, ma la nostra lotta per un calcio popolare impone dei limiti, soprattutto finanziari. Coloro che decideranno di recarsi comunque in trasferta sono pregati di non mostrare l’emblema del nostro gruppo in quel settore della vergogna. Per la partita di ritorno, abbiamo la grandezza di Spirito di chiedere al nostro club di non essere scellerati allo stesso modo: a Nizza il calcio è una festa popolare e lo rimarrà. Il PSG è un piccolo club senza rispetto. No al calcio business.

Torniamo però alla partita odierna. La giornata è molto calda e un cielo limpido fa da cornice alla stupenda città di Nizza, perla della Costa Azzurra, che solo alcuni mesi fa, purtroppo, ha subito, come tutti ben sappiamo, un brutale attacco terroristico. Era la sera del 14 luglio 2016 quando Mohamed Lahouaiej-Bouhle piombò, a bordo di un camion, a tutta velocità, sulla Promenade des Anglais, la passeggiata del lungomare di Nizza, nell’occasione trasformata in isola pedonale, mentre una folla numerosissima stava assistendo allo spettacolo pirotecnico allestito per le celebrazioni della festa nazionale francese. L’attentatore percorse oltre un chilometro a folle velocità, scatenando il panico, investendo chiunque si trovasse davanti e sparando all’impazzata contro la folla inerme. La sua corsa terminò grazie ai colpi di arma da fuoco sparati dagli agenti di polizia che lo uccisero all’interno dell’abitacolo di guida del camion. Ma il suo atroce gesto causò comunque la morte di ben 86 persone. Oltre ai circa duecento feriti, di cui alcuni molto gravi. Nel loro ricordo è stata successivamente eretta una stele. Ci sono scritti i nomi di tutte le vittime, e la scritta “IN MEMORIE DE NOS ANGES” (In ricordo dei nostri angeli) campeggia al centro del monumento, a caratteri cubitali. Un luogo di preghiera, affinché quanto successo non venga dimenticato.

Ed è proprio questo il luogo dove gli Irriducibili daranno appuntamento a tutti i tifosi laziali prima di recarsi allo stadio. I sostenitori biancocelesti, giunti sul posto nel primo pomeriggio, si raduneranno in silenzio e deporranno un mazzo di fiori in ricordo delle vittime. Un gesto davvero molto bello, che verrà apprezzato anche dai tifosi del Nizza.

La forte posizione contro il terrorismo da parte dei tifosi laziali viene ribadita anche dalle numerose magliette, indossate per l’occasione, dagli ultras della Lazio, con la scritta “FUCK ISIS”. All’interno dello stadio, poi, verrà più volte intonato il coro “Isis Isis vaffanculo“, accolto inoltre dagli applausi dei tifosi di casa, che lo rilanceranno a loro volta.

Personalmente raggiungo lo stadio del Nizza piuttosto presto rispetto all’orario di inizio della partita. Ne approfitto quindi per girovagare un po’ intorno all’impianto sportivo nizzardo, circondato da negozi e bar, e per visitare il Museo Nazionale dello Sport, situato proprio all’interno dello stesso stadio.

Il settore ospiti si riempie alquanto velocemente. A differenza del resto dello stadio, dove i tifosi di casa arrivano praticamente alla spicciolata. Nella curva degli ultras del Nizza fervono i preparativi per l’allestimento di una piccola coreografia per l’ingresso in campo delle squadre. Mentre nello spicchio riservato ai tifosi biancoazzurri spicca, al centro del settore, lo striscione Irriducibili contornato da diversi drappi, tra i quali quello immancabile per Gabriele Sandri, che verrà anche ricordato da alcuni cori di tifosi laziali nel corso della partita. Cori seguiti poi da quelli contro il suo assassino, l’agente di polizia Luigi Spaccarotella.

Alcuni minuti prima della partita, come di consueto nello stadio del Nizza, un’aquila, simbolo della squadra, effettuerà alcuni giri di campo, planando in volo poi sul manto erboso dello stadio e facendo sentire i tifosi laziali un po’ più a casa, visto che anche allo stadio Olimpico, in occasione della partite interne della squadra biancazzurra, si effettua il medesimo rito.

Parte poi l’inno del Nizza, “Nissa la bella, cantato a squarciagola dai tifosi rossoneri, che per l’occasione effettuano anche una bella sciarpata, alla quale partecipa l’intera Curva Sud.

Le squadre fanno finalmente il loro ingresso in campo e numerose bandiere rosse e nere, unitamente a diversi bandieroni, vengono sventolati dagli ultras nizzardi, mentre nella parte alta del settore viene srotolato uno striscione che riporta la scritta “NICEA CIVITAS”, con al centro il disegno di un’aquila. Verranno accesi, inoltre, alcuni fumogeni e alcuni flash, che renderanno il tutto sicuramente più coreografico.

La sfida, sul piano vocale e sul sostegno alla propria squadra, è davvero di altissimo livello, L’intensità del tifo non subisce praticamente flessioni per tutto l’arco della partita. Gli ultras di entrambe le squadre si renderanno protagonisti di diversi cori a rispondere e numerosi battimani molto ben coordinati. I tifosi di casa, inoltre, hanno il supporto del tamburo, il cui suono detta il ritmo di ogni singolo coro.

I laziali sono davvero molto belli e compatti. Cantano in continuazione e cercano di spingere la propria squadra alla vittoria. Diverse le manate che coinvolgono l’intero settore. Vengono inoltre lanciati alcuni cori contro gli odiati tifosi giallorossi della Roma.

Se sugli spalti la sfida è avvincente e coinvolgente (mi ritrovo spesso ad intonare a bassa voce, nella mia postazione, alcuni dei cori lanciati dagli ultras) sul campo la partita è piuttosto soporifera, almeno nella prima frazione di gioco. Anche se i primi minuti della sfida farebbero sperare ben altro. È il Nizza infatti che si porta in vantaggio dopo appena tre minuti di gioco grazie ad un colpo di testa di Balotelli, osannato a gran voce dalla tifoseria rossonera. Non c’è però neanche il tempo di festeggiare che la Lazio pareggia, grazie ad uno svarione difensivo del quale approfitta Caicedo che deposita la palla alle spalle dell’estremo difensore francese. Parità ristabilita, ma da questo momento in poi le azioni offensive sono praticamente nulle.

Nel secondo tempo i ritmi invece sembrano sicuramente più alti, con il Nizza che prova ad affondare e con la Lazio pronta a ripartire. L’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, intorno al ventesimo minuto della ripresa, decide quindi di effettuare delle sostituzioni, dando più sostanza al centrocampo e affiancando Immobile a Caicedo. Il baricentro della partita si sposta quindi nella metà campo della squadra di casa e la Lazio trova la rete del vantaggio con Milinkovic Savic, scatenando la gioia dei tifosi laziali, che non hanno smesso un attimo di sostenere la propria squadra. La medesima intensità del tifo si registra anche nel settore degli ultras rossoneri, che continuano a tifare incessantemente nonostante il risultato sfavorevole. All’89’, infine, arriva anche il terzo gol della squadra capitolina, ancora con Milinkovic Savic, che mette dunque fine alla partita e proietta la Lazio al primo posto del girone.

I tifosi laziali sono in visibilio e cantano a squarcigola i propri inni, effettuando anche una bella sciarpata che coinvolge l’intero settore ospiti. Nella curva del Nizza invece continuano a sventolare le bandiere rossonere e al termine della partita i giocatori di casa si recheranno sotto il settore dei propri tifosi per ringraziarli del sostegno ricevuto.

Ringraziamenti dei calciatori nei confronti dei propri tifosi che vengono effettuati anche dai giocatori laziali, che poi restano per alcuni minuti sotto il settore ospiti a festeggiare insieme a loro l’importante vittoria ottenuta questa sera.

Al termine della partita, poi, mentre i tifosi laziali si accingono ad intraprendere il viaggio di ritorno verso Roma, il sottoscritto ha anche la possibilità di accedere alla “Mixed Zone” dello stadio, dove i calciatori della Lazio che si avvicenderanno ai microfoni dei cronisti presenti, avranno solo parole di elogio nei confronti dei propri sostenitori che li stanno sostenendo in ogni occasione e che li fanno praticamente sentire a casa ovunque vadano. Da Immobile a Simone Inzaghi, da Caicedo a Di Gennaro, il giudizio nei confronti della tifoseria laziale è unanime. E tutto ciò non fa che sottolineare l’unità di un ambiente, quello biancoceleste, che reputa la propria tifoseria un valore aggiunto al proprio, straordinario, percorso di questo inizio di stagione.

Daniele Caroleo.