Ultima stagionale per la Nocerina, che si congeda davanti a circa 1.500 spettatori, chiudendo con una vittoria netta una stagione che, per lunghi tratti, aveva riacceso nei cuori molossi la speranza di un ritorno tra i professionisti.
La curva rossonera si presenta compatta e ben organizzata, sostenendo la squadra con un tifo costante per tutti i novanta minuti. Nonostante una presenza numerica inferiore rispetto alle altre giornate della stagione (la media spettatori registrata al “San Francesco” si aggira infatti su 3.500 tifosi a partita), non mancano voce e passione: battimani, cori a ripetizione e colore accompagnano tutta la partita.
Per quanto riguarda gli ospiti, anche per questa stagione, la tifoseria angrese si era presentata, in casa e in trasferta, dietro lo striscione Angresi, espressione di un progetto volto a raccogliere le varie anime del tifo grigiorosso. Tale progetto, però, è stato interrotto da qualche tempo, e oggi si presentano nuovamente con i drappi dei singoli gruppi.
A Nocera arrivano in oltre 150 unità con le varie sigle del tifo organizzato angrese — Crazy Group, Generazione Ultras e Rione Alfano — posizionate in tre zone diverse del settore a loro assegnato.
A metà gara, dalla zona occupata dal Rione Alfano, viene srotolato uno striscione in memoria di Silvio Adinolfi, storico ultras molosso, a cui è stata intitolata la curva dopo la sua scomparsa nell’ottobre 2024. Un gesto che ribadisce il legame profondo e rispettoso tra le due tifoserie.
Il risultato tennistico non intacca la dignità degli angresi, che salutano la categoria a testa alta, preoccupati per il futuro che non lascia presagire nulla di positivo.
Foto di Davide Gallo


























