Si fatica a credere che partite come queste si possano giocare in uno scenario calcisticamente modesto come la Serie D. Non solo per il blasonato passato delle due compagini, che non moltissimi anni addietro si ritrovavano a calcare i campi della Serie A e della B, ma anche per l’attuale stato di forma delle rispettive tifoserie che non paiono affatto infiacchite dal tempo e dalle delusioni, ma continuano a portare quantità e qualità come segni distintivi del proprio essere.

In casa Nocerina oltretutto, c’è aria pesante e la tifoseria si presenta inequivocabilmente in contestazione contro la società visto che ormai la capolista Troina ha preso ampiamente il largo e la compagine molossa continua a raccogliere risultati modesti e altalenanti, in barba alle legittime aspirazioni rossonere di risalire la china e chiamarsi finalmente fuori dal dilettantismo, alla fine di questa stagione. Lo striscione “Assenti ed incompetenti” sintetizza benissimo il pensiero della piazza nei confronti della propria dirigenza, ma forte è il valore simbolico dei cori a fine gara, che possono sembrare paradossali solo a chi non conosce a fondo il mondo ultras o la passione di una tifoseria per i colori che rappresentano la propria città. Ai calciatori che titubanti si avvicinano al loro settore, fanno capire chiaramente che li supporteranno e li sproneranno sempre a dare il meglio, nonostante i riscontri attuali non siano per loro assolutamente soddisfacenti o consoni alle aspettative.

I messinesi arrivano un quarto d’ora circa prima della partita partendo subito a spron battuto, con sciarpe, bandierine e un po’ di pirotecnica per impreziosire il colpo d’occhio. Propongono un tifo molto continuo, con cori tenuti a lungo, alcuni davvero molto a lungo, a differenza dei nocerini che invece puntano di più su cori secchi e asciutti. Da parte loro, i padroni di casa, si faranno notare anche per l’esplosione di tantissimi petardi, accendendo anche diversi fumogeni e torce. Molto belle e sentite infine, le esultanze di entrambe le tifoserie ai goal delle loro squadre.

Fin da subito e ripetutamente le due fazioni si scambiano vicendevoli corri offensivi, in ragione soprattutto dello storico gemellaggio che unisce Messina e Cava de’ Tirreni, non per niente gli stessi cavesi vengono tirati in ballo nella contesa verbale, in senso dispregiativo.

In campo è il Messina a portarsi repentinamente in vantaggio di due reti a zero, ma la Nocerina sa raccogliere le forze e l’orgoglio rispondendo con una bella rimonta e fissando il risultato sul 2-2 finale.

Foto di Pier Paolo Sacco.