Arrivo a Noicattaro un’oretta prima dell’inizio della gara. L’atmosfera che si respira è strana, tutto molto calmo, come non dovesse aver luogo una partita di calcio di lì a poco. Quella che un tempo era una sfida sentitissima a ridosso dell’allora Serie C2, pare quasi diventata solamente un lontano ricordo, con una disaffezione totale al calcio da parte della cittadinanza nojana che si riconfermerà a partita cominciata.
Riconoscimento di rito con l’arbitro di gara e mi appresto a “tastare” il manto erboso, il quale si presenta in discrete condizioni e il parterre della struttura rossonera dove, a onor del vero, di rossonero è rimasto ben poco. Le condizioni dell’impianto infatti risultano al limite della praticabilità, con erbacce qua e là e ruggine a prendere il sopravvento delle parti metalliche.
La calma totale dell’ambiente viene spezzata da un’esplosione a circa una ventina di minuti dal fischio di inizio. Poi un’altra: sono arrivati gli ospiti…
Sono poco più di una cinquantina, tutti vestiti di blu e sciarpa al collo. Fanno ingresso nella gradinata a loro destinata, presentandosi prima di prendere posto sui gradoni: adesso sì che è domenica!
Si sistemano dietro uno striscione e una pezza che identifica i due gruppi ed espongono un bandierone, una bandiera, varie bandierine a colorare il settore oltre ad un “cordiale” stendardo rivolto ai rivali di sempre di Manduria.
La temperatura è piuttosto mite rispetto alle scorse giornate di freddo intense, anche se un fastidioso vento spira ugualmente sulla cittadina barese.
Facilitati dall’assenza, come detto in precedenza, di gruppi organizzati locali, nel silenzio dei tifosi comuni, la tifoseria Grottagliese si fa apprezzare fra ripetuti di pregevole fattura, manate e cori più o meno prolungati, accompagnati dalla presenza dell’immancabile tamburo.
In campo la partita è tirata, il Grottaglie capolista e imbattuto rimane addirittura in dieci uomini dopo mezz’ora di gioco ma l’inferiorità numerica non si fa sentire, con gli ospiti che prima passano in vantaggio sul finire di primo tempo e poi raddoppiano nella ripresa.
La corsa dei biancazzurri verso il ritorno in categorie più consone al blasone sportivo continua quindi, fra una “seconda giovinezza” vissuta dalla tifoseria organizzata che sfodera prestazioni di livello ogni domenica e prestazioni di forza della squadra sul terreno di gioco, giunta al 18esimo risultato utile consecutivo.
Abbandono lo stadio felice di aver vissuto un’esperienza di tifo di altre categorie, con il rammarico di non aver potuto assistere, però, ad una confronto di tifo sugli spalti fra opposte fazioni.
Auguro ovviamente al Grottaglie di ritornare a calcare palcoscenici più importanti (intesi come campionato ovviamente) e al Noicattaro di ritrovare quella passione ormai perduta per la squadra di calcio della propria città, perché si sa, come dice un famoso detto: il calcio senza tifosi è niente.
Vincenzo Luca De Florio