Il Cesena sfida la capolista Cagliari nell’anticipo del venerdì sera, in un clima freddo e umido a cui fa da contraltare il calore dello stadio Manuzzi.
Infatti, questa sera, ultras della Curva Mare e tifosi dei Distinti uniscono le loro forze per illuminare la notte romagnola con una coreografia che trasforma gli spalti in un cielo stellato e regala un gran bel colpo d’occhio a chi, in giro per l’Italia (ma non solo), decide di dedicare un paio d’ore di questo venerdì sera al big match della serie B.
E chi sceglie di farlo, di certo, alla fine non se ne pentirà, visto che potrà dire di aver assistito ad un’ottima partita, estremamente combattuta ed avvincente, che offe ottimi spunti sia sotto l’aspetto tecnico che dal punto di vista agonistico.
Il tutto accompagnato da una cornice di pubblico che contribuisce notevolmente ad arricchire lo spettacolo offerto in campo dalle due formazioni, che mai, nemmeno per un minuto, si sono risparmiate.
Il manipolo cagliaritano in trasferta, come ormai avviene da diverso tempo, continua ad essere orfano degli ultras della curva nord che, in merito alla questione riguardante la TdT, rimangono attestati su posizioni oltranziste.
Ne consegue, purtroppo, l’impossibilità a recarsi in trasferta per seguire i propri colori ovunque, così come hanno sempre fatto in passato, in pochi o in tanti. E, sinceramente, dispiace non poter più vedere all’opera uno di quei gruppi ultras che hanno contrassegnato la storia del movimento in Italia a partire dagli anni ’90.
In loro assenza, il sostegno a favore degli undici guidati da mister Rastelli è affidato ai tanti cagliaritani e sardi residenti nel Centro-Nord, che questa sera rispondono presente in buon numero, specie se si considera che si gioca di venerdì sera. Certo, il loro tifo è molto “artigianale” e non molto incisivo, ma il mio rispetto e la mia simpatia, inevitabilmente, non possono che andare a quei pochi e ostinati che si dannano dall’inizio alla fine per farsi sentire dai propri giocatori in campo.
Dalla parte opposta, invece, la prestazione della Curva Mare di questa sera, coreografia a parte, è decisamente sopra le righe, complice anche l’elevato livello tecnico espresso in campo dall’undici messo in campo da mister Drago. E se ad una bella serie di giocate, che mettono in difficoltà la capolista del torneo, ci si aggiungono anche i due goal messi a segno dal Cesena, ecco che per gli ultras romagnoli è senza dubbio più semplice riuscire a dare il meglio di sé.
Ma, a prescindere dagli stimoli provenienti dal campo, va comunque detto che la Mare già in occasione del match contro il Perugia era tornata ad essere incisiva come sempre.
In più, questa sera, c’è da segnalare il sostegno costante ai bianconeri romagnoli, soprattutto durante il secondo tempo, da parte del manipolo di giovanotti casualmente posizionati nella parte bassa dei distinti. I ragazzi questa sera si fanno notare per l’esposizione di un drappo che riporta un -27 (presumibilmente riferito al numero di diffidati tra le fila di quelli che abitualmente frequentano quel particolare settore dello stadio Manuzzi), si compattano e fanno quadrato riuscendo ad esprimere un buon tifo che, in certi momenti, riesco a sentire anche in tribuna. La squadra romagnola lo apprezza e, a fine gara, si rivolge anche a loro per i saluti di rito, subito dopo la tradizionale corsa sotto la Curva Mare.
Infine, non posso non notare una certa mobilitazione di forze dell’ordine al di fuori del Manuzzi, sia prima che dopo la partita. Forse che, alla luce dei precedenti tra le due tifoserie, i vertici preposti all’ordine pubblico temessero qualche incursione a sorpresa da parte cagliaritana? Invece, alla fine, tutto fila liscio come sempre e l’aria che si respira intorno allo stadio è come sempre quella festosa, tipica delle partite interne dell’A.C. Cesena.
Giangiuseppe Gassi.