Dopo mille rinvii, finalmente arriva il tanto atteso recupero della 2a giornata di campionato.

In un mercoledì di inizio novembre, il Novara riceve la matricola Albissola alla prima esperienza tra i professionisti.

L’atmosfera allo stadio non è quella delle grandi occasioni, visto l’orario e l’andamento altalenante della squadra di casa.

In Curva Nord i “Nuares” arrivano in concomitanza del fischio d’inizio e, a conti fatti, sono circa una cinquantina gli ultras azzurri a centro settore. Un bandierone azzurro con la Cupola viene sventolato a lato del settore.

In curva ospiti invece, sono circa una decina gli ultras liguri giunti in terra piemontese. Si compattano dietro la pezza del gruppo “Zueni”, al cui fianco ci sono altre pezze (ma la visuale mi è parzialmente occlusa dalla balaustra); solo “vecchi gradoni” si riesce a leggere distintamente. Un bandierone e un tamburo completano la dotazione degli ospiti.

Il tifo da ambedue le parti è frizzante e la partita vive il suo apice già al 17esimo minuto, quando l’arbitro decreta un calcio di rigore per la squadra di casa: il tiro però si infrange sul palo e l Albissola con un contropiede micidiale si porta, a sorpresa, in vantaggio.

Dopo un momento di silenzio totale, gli ultras liguri festeggiano per la rete del proprio vantaggio.

La reazione della Nord non tarda ad arrivare; con battimani e cori a ripetizione cerca di spronare la propria squadra alla ricerca, vana, del pareggio.

Il secondo tempo non offre grandi emozioni in campo. Il Novara non trova il bandolo della matassa e i propri tifosi non ci stanno: infatti, dopo un primo tempo passato ad incitare i propri colori, la seconda frazione di gioco si incentra su cori diretti alla società (ritenuta assente) e ai giocatori che non dimostrano di avere il mordente necessario alla categoria.

L’amore per questi colori, che i ragazzi in Nord dimostrano in tutte le gare, sia in casa che in trasferta, non tange i “professionisti” del pallone, troppo concentrati a strappare contratti ben pagati.

Dall’altra parte, un fisiologico calo del tifo, fa sì che gli ultras liguri rifiatino a più riprese, per poi proseguire al sostegno dei propri colori visto che sta maturando la prima vittoria tra i professionisti per la propria squadra.

Il triplice fischio del direttore di gara sancisce il termine della disputa con la vittoria dell’Albissola, accompagnata dai festeggiamenti degli ultras in curva e della dirigenza in tribuna.

Per la squadra di casa, invece, una bordata di fischi per una reazione che non c’è mai stata, a fronte di un tifo encomiabile che, anche nei momenti, peggiori non ha mai lasciato sola la squadra novarese, la quale prende la via degli spogliatoi.

Solo qualche giocatore accenna un segno di scuse ma ciò non basta più alla piazza che ripetutamente, anche tramite comunicati, ha chiesto un incontro alla dirigenza. Incontro che, per ora, non è stato ancora concesso.

Una serata da ricordare per i liguri che tolgono lo 0 dalla casella vittorie, mentre una serata da incubo per i novaresi che vedono nuovamente perdere la propria squadra tra le mura amiche.

Alessio Farinelli