La sfida odierna del Piola mette di fronte due squadre che stanno vivendo momenti un po’ delicati. Da una parte i padroni di casa che non sanno più vincere fra le mura amiche e dall’altra l’Ascoli fanalino di coda. Il mercato, in casa Novara, non ha entusiasmato la piazza, ai ferri corti con l’allenatore reo – secondo la stessa – di non trasmettere la grinta necessaria ai propri giocatori; sulla sponda opposta invece, una tifoseria in aperta contestazione con una società giudicata assente. La presenza ospite e comunque buona vista la distanza tra le due città e a conti fatti sono almeno una cinquantina gli ultras bianconeri in terra piemontese; compatti e quadrati si sistemano nel settore.

Nella curva di casa invece, gli ultras azzurri arrivano in concomitanza del fischio iniziale e, una volta appeso il loro drappo, si compattano a centro settore pronti a guidare la squadra alla vittoria.

La partita stenta a decollare ma non quella sugli spalti, difatti sia novaresi che ascolani spronano a più riprese le rispettive squadre. I novaresi prediligono i cori più prolungati che, uniti allo sventolio di due bandiere a fianco del settore, donano una bella nota di colore nel pomeriggio novarese. Per contro gli ascolani, dopo diversi cori contro società e giocatori, si concentrano sul sostegno alla maglia. Anche nel loro settore la presenza di diverse pezze e un bel bandierone che colora la curva.

Alla mezz’ora la partita si infiamma, arriva il vantaggio della squadra di casa accompagnato dal boato dei sostenitori novaresi, ma la replica degli ospiti non si fa attendere e nel giro di 6 minuti il vantaggio del Novara viene prima pareggiato e poi sorpassato dalla rete dell’ex Buzzegoli.

La reazione del Novara non si vede e gli ultras, stanchi di una squadra che non si dimostra all’altezza, decidono di interrompere il tifo nel corso del secondo tempo, lasciando il settore centrale desolatamente vuoto.

Se da una parte il tifo viene a mancare, dall’altra aumenta con il passare dei minuti, anche se sono chiari i segnali di dissenso verso la propria società, nonostante il risultato positivo che sta maturando.

Il fischio finale scatena reazioni opposte, i novaresi esprimono tutto il proprio malumore con una imponente bordata di fischi all’indirizzo della squadra e della propria società, mentre gli ascolani esultano per la vittoria ma non vogliono ricordare ai propri giocatori di onorare la maglia che indossano.

La curva novarese, tramite comunicato in settimana, ha poi annunciato che “non verrà effettuato nessuno sciopero del tifo ma si continuerà a sostenere la nostra maglia e la nostra città. Dimostreremo comunque con cori ad intervalli il nostro pieno disappunto verso società e giocatori” Questa decisione del tifo organizzato azzurro è stata accompagnata dalla presenza di un 40ina di ultras all’allenamento pre Cittadella. “ONORATELA O TOGLIETELA”: è stato questo lo striscione che ha accolto giocatori e staff a Novarello durante la rifinitura. Vedremo come evolveranno gli eventi.

Alessio Farinelli