La pioggia accompagna la gara di oggi in cui il Novara cerca il riscatto dopo le tre sconfitte maturate, tra cui il derby in casa, nelle ultime tre uscite. L’occasione del riscatto è rappresentata dalla Carrarese, cliente scomodo in quanto vanta una rosa di tutto rispetto.

Nell’impianto novarese sono circa un migliaio gli spettatori ma, come sempre, la mia attenzione viene catalizzata dalle due curve. Sugli spalti della Nord si sistemano i Nuares, gruppo che oggi conta una 60ina di ultras assiepati nei gradoni centrali. Dalla parte opposta sono circa un centinaio i toscani giunti in terra piemontese: da una parte semplici tifosi mentre nella parte laterale si sistema il gruppo 1908. Nessuna presenza dei ragazzi della Curva Nord, un peccato. Questa mia paura però trova conforto a ridosso del fischio d’inizio, quando fanno il loro ingresso nel settore gli ultras della Nord che, piazzate le pezze, cercano di compattare il più possibile i presenti per spingere i propri alla vittoria.

Il primo tempo scorre accompagnato dal tifo di entrambe le tifoserie, i Nuares spronano i propri giocatori con un susseguirsi di battimani e cori a ripetere, ben recepiti dalla squadra che segna per ben due volte in pochi minuti, mettendo una seria ipoteca sul match. A rendere più viva la curva, che come la squadra sta vivendo un ottimo momento, sono i bandieroni costantemente levati al vento ai lati dei gradini centrali

Dall’altra parte anche il tifo dei toscani è di livello: nel primo tempo la curva ospite predilige cori più prolungati, “tenuti in vita” dallo zoccolo duro mentre, per colorare la curva, due bandieroni vengono sventolati con buona costanza.

Il secondo tempo parte con l’esposizione di uno striscione dei toscani: “ti porto nel cuore” recita il drappo esposto e sulle note dell’omonimo coro, tutta la curva si unisce in una dichiarazione d’amore verso i propri colori. Un fisiologico calo nel tifo, soprattutto nei toscani, caratterizza la parte centrale della gara. Per contro restano sempre i “soliti noti” a tener vivo il fuoco del tifo in ambedue le curve.

La rete che accorcia le distanze è una iniezione di fiducia per i carraresi che si lasciano andare a cori di sfottò verso gli odiati spezzini. Anche da parte novarese arriva qualche coro verso i carraresi che rispondono senza troppi ringraziamenti, rendendo la contesa anche sugli spalti più viva.

La gara si accende nel finale con l’ultimo assalto degli ospiti ma la difesa del Novara riesce a resistere, aiutata sicuramente dall’incessante tifo dei Nuares che chiamano a raccolta l’intero stadio per gli ultimi palpitanti minuti. Il fischio finale viene accolto dal boato di gioia dei presenti, sia per la ritrovata vittoria che per la prestazione offerta dai giocatori, che si recano sotto la Nord rinnovando l’alleanza tra tifo e squadra. Dall’altra parte anche i marmiferi ringraziano i propri ultras per lo sforzo profuso, anche se non ha portato al risultato sperato.

Nel corso del secondo tempo, sempre dal settore carrarese, viene levato uno striscione dai ragazzi del settore 1908, “Ciao Cozon”, un modo per ricordare in maniera indelebile chi troppo presto ha lasciato questo mondo.

Alessio Farinelli