Sono passati 4 mesi dal fischio finale di Novara-Entella che ha sancito la retrocessione in C dei piemontesi. Come sempre l’estate ha portato con sé fallimenti e mancate iscrizioni che hanno trasformato i mesi estivi nell’ennesimo teatrino all’italiana fatto di pareri discordanti e commissioni che ne sconfessano altre, cosa che ha reso oltremodo pesante l’attesa di questo nuovo campionato. Ed è quasi una liberazione che adesso, finalmente, la parola passi al campo.
Questa prima sfida (che sarebbe in realtà valida per la quarta giornata di campionato, a cui finora i padroni hanno fatto solo da spettatori in attesa di sviluppi giudiziari), vede di fronte Novara e Juventus Under 23, formazione secondo i suoi promotori nata per far da serbatoio al calcio nazionale del futuro, anche se scorrendo la rosa sono diversi i nomi di tutt’altra nazionalità. L’affluenza al Piola non è affatto bassa, anzi si registreranno poco più di 3.000 presenze delle quali circa un migliaio riconducibili ad abbonati. volgendo lo sguardo alla Nord, campeggia uno striscione, “Meglio una ‘C’ con onore che una ‘B’ per favore”, a riassumere il senso della protesta indetta dai Nuares in settimana, indirizzata contro il teatrino estivo; per questo i primi 45’ vengono seguiti in religioso silenzio dalla Nord.
Nel frattempo in campo le due squadre si danno battaglia, il Novara segna dopo appena 40” ma viene raggiunto dal rigore concesso ai giovani bianconeri al 20esimo minuto.
I secondi 45’ scorrono velocemente accompagnati dal tifo della Nord che risulta coinvolgente e continuo, dal sostegno ai diffidati passando per battimani ritmati, la curva fa sentire la propria vicinanza alla squadra. Due bandieroni sventolati ai lati della gradinata centrale, dove sono circa un centinaio gli ultras azzurri, danno una bella nota di colore all’impianto novarese. La curva però non si dimentica di chi ha ritardato l’inizio del campionato: sono diverse infatti le occasioni nelle quali la Nord fa sentire il proprio disappunto verso la Lega Calcio.
La partita volge al termine, il Novara non riesce a scardinare la difesa degli avversari e si deve accontentare di un punto. La squadra, prima di prendere la via degli spogliatoi, saluta la curva e ringrazia per il sostegno dato dai propri ultras.
Non mi va di dilungarmi su una questione che ha tenuto banco per tutta l’estate, molti più preparati del sottoscritto hanno già detto la loro; l’unico mio pensiero è rivolto come sempre a chi cerca di uccidere la passione popolare trasformando il calcio in uno “spettacolo” fruibile comodamente a casa. La risposta data questa sera da Novara è un chiaro segnale di quanto forte sia questa passione e che non basteranno sentenze e rinvii ad ucciderla.
Alessio Farinelli