Prima domenica di autunno; il Novara riceve al Piola la neo promossa Pergolettese. L’inizio di un tour de force per la squadra di casa, con 5 partite in poco più di 2 settimane, tra cui il derby con la Pro Vercelli e la sfida in Coppa Italia con l’Alessandria.

Il tempo non è dei migliori sull’impianto di viale Kennedy, una leggera pioggia spazza via quel poco che restava dell’estate ma il pubblico risponde presente alla chiamata azzurra. Sembra infatti, almeno in queste prime gare, rinato il legame tra squadra e tifosi.

In Curva Nord si conta qualche presenza in più nelle gradinate centrali e, a conti fatti, son circa una 70ina gli ultras schierati dietro la pezza Nuares.

Per gli ospiti numeri diversi rispetto all’ultima apparizione in quel di Novara (parliamo dello spareggio promozione dello scorso maggio con il Modena), che però portano in Piemonte una 40ina tra supporters e ultras che si compattano a centro settore.

L’inizio della partita non è dei migliori, con la partita che stenta a decollare (eccezion fatta per la prima grande occasione del match dopo poco meno di un minuto), ma ciò non si può dire per il tifo che da ambedue le parti fa da degno sottofondo al match.

I novaresi prediligono i cori più prolungati, accompagnati dai ritmi scanditi dal tamburo che coinvolgono buona parte della curva. I gialloblù, invece, si sentono a sprazzi con forti cori a ripetere, solitamente inneggianti la squadra.

I cori prolungati dei novaresi sono occasione per colorare il settore, con due bandieroni che vengono fatti sventolare ed offrono una piacevole nota cromatica.

Il secondo tempo ricalca quanto visto nella prima frazione: il Novara aumenta la pressione, ma la difesa avversaria resiste. In sottofondo il continuo sforzo vocale dei novaresi, con cori che spaziano dal classico sostegno alla maglia a cori verso gli storici rivali della Pro Vercelli; sfottò che arrivano anche dal settore pergolettese verso gli acerrimi rivali della Cremonese.

Con il passare dei minuti la gara si avvia verso i binari del pareggio. L’ultima occasione, a firma azzurra, è buona solo per strozzare in gola l’urlo di gioia dei presenti di fede novarese.

Terminata la gara, le due compagini raccolgono gli applausi dalle rispettive curve per poi avviarsi negli spogliatoi.

Alessio Farinelli