Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

Sono passati solo quattro giorni dall’ultima sfida del Novara ma, complice il calendario e i vari interessi che girano attorno ad esso, ci si ritrova al Piola per una nuova sfida. Arriva la Ternana, una partita dai mille significati per la squadra di Aglietti. Infatti il match d’andata si concluse con un pesantissimo passivo per gli azzurri, 5-0 al Liberati, risultato che costò anche la panchina allo stesso Aglietti. I rossoverdi sono ora guidati da Tesser, indimenticato “Komandante” della squadra che conquistò prima la serie B e l’anno successivo la serie A dopo più di mezzo secolo.

L’atmosfera sugli spalti è degna della partita, nonostante il tempo minacci pioggia molti sono accorsi allo stadio per sostenere la squadra piemontese. Volgendo lo sguardo alla curva Nord, sono circa 250 gli ultras che si sistemano a centro settore, pronti a sostenere con la voce gli undici azzurri. Si compattano dietro lo striscione “Curva Nord Novara” ai cui lati trovano posto, come sempre, anche le pezze di “Sezione”, “Vecchio Stampo” e “Zoo”. Come era preventivabile, espongono subito uno striscione all’indirizzo del loro vecchio mister: “Non sarai mai nemico. Bentornato Komandante”, emblematico di quanto sia rimasto nei cuori dei tifosi l’allenatore bellunese; l’applauso che segue conferma quanto già detto prima.

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

Passando in rassegna la curva ospite, sono davvero tanti i km che separano le due città e di certo il (maledetto) turno infrasettimanale fa la sua parte: sono infatti una 15ina, ad essere generosi, i tifosi giunti oggi in terra piemontese. Scorgendo le pezze in balaustra vi è quella “Daje mo” e altre di diversi club, mentre “Menti Perdute” e “Curva Est” denotano, almeno nella denominazione, una certa presenza ultras. Dalla linea teorica alla pratica non mi è dato sapere: non sempre è facile raccogliere elementi da fonti di prima mano, non tutti sono così propensi a fornirli, lasciando con il beneficio del dubbio chi scrive e chi poi legge. Gli ospiti presenti, in ogni caso, accennano a compattarsi, ma non saranno mai perfettamente quadrati. Restano in disparte 4-5 persone che si assestano dietro la pezza “Menti Perdute”.

La Curva Nord pare diversa da quella vista sabato. Nonostante il numero sia all’incirca lo stesso, la prestazione appare subito di livello: torce lampeggianti, bandiere al vento e un fortissimo boato accolgono l’ingresso dei ventidue in campo. C’è coscienza e voglia di dover recitare il ruolo di dodicesimo uomo in campo: la squadra va spinta con tutti i mezzi ad una importantissima vittoria. Anche dal settore ospite parte l’incitamento, “Terni Terni” si leva al cielo, ma dura qualche secondo, sovrastato dalla potenza vocale dei Novaresi.

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

La partita sugli spalti, complice anche le scarne presenze ospiti, pende tutta dalla parte dei padroni di casa, che a più non posso incitano i propri giocatori, anche abbastanza esplicitamente; infatti, da un po’ di giornate a questa parte, gli ultras azzurri chiedono di tirare fuori gli attributi, cosa che viene ripetuta anche all’inizio della ripresa. Non è un coro di dissenso, anzi quello che chiedono gli ultras è di dimostrare l’attaccamento alla maglia che i giocatori indossano, così come fanno loro sugli spalti.

Il dominio azzurro nel tifo, non sortisce l’effetto sperato: è Gavazzi, infatti, a portare in vantaggio gli umbri per la gioia dei presenti in Sud e degli sporadici accreditati in tribuna. Lo stadio accusa il colpo, ma la stessa cosa non si può dire della Nord, che pare non esser stata scalfita dallo svantaggio: i ragazzi non mollano per un secondo e questo carica la squadra che dopo esattamente 1’ pareggia i conti con Sansovini. Lo stadio esplode letteralmente di gioia per la rete che mette in parità la partita.

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

La prima parte della gara scorre piacevolmente, accompagnata dall’incessante tifo dei padroni di casa, che oggi prediligono cori più prolungati rispetto quelli a ripetere, mentre il battimani e lo sventolio di almeno tre bandieroni rendono viva e colorata la curva di casa. Gli ospiti si fanno sentire sporadicamente con qualche coro di presenza, ma tutto si esaurisce nel giro di poche battute; qualche battimani accompagna la voce, ma non si riescono mai a distinguere.

Il primo tempo si chiude con una buona curva che continua a sostenere la squadra con un partecipato “Fino alla fine forza Novara”. La seconda frazione di gioco segue la falsariga della prima, sia sul campo che sugli spalti. Il Novara ha il pallino del gioco in mano, lasciando agli avversari solo qualche occasione per rendersi pericolosa, senza però mai affondare il colpo decisivo. Il tifo novarese vive un buon momento, anche se qualcuno inizia a perdere la voce, lo zoccolo duro tiene vivo il coro, permettendo ai più stanchi di rifiatare per poi tornare a cantare ad alta voce. Sul campo la partita pare già terminata dopo i primi 45 giri di lancette: poche le emozioni da ambedue le parti, ma il Novara, sospinto dal tifo degli ultras, inizia a spingere sull’acceleratore, cercando a più riprese il gol, ma l’arbitro, con qualche decisione al limite, e la malizia degli avversari fanno sì che il Novara impatti contro il muro rossoverde.

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

Novara-Ternana 1-1, Serie B 2013/14

La partita giunge al suo epilogo. Bella la prova dei novaresi, compatti, quadrati e colorati; non mollano mai, dimostrandosi l’uomo in più di questa squadra, anche se non vengono sempre ripagati dai risultati. Riguardo agli ospiti, date le già citate poche informazioni a mia disposizione, posso limitarmi a dire del loro scarno numero che ha pesato anche nell’economia del loro tifo. Il ringraziamento primario va a chi, pensando solo a guadagnare quanti più soldi possibili e togliere persone dallo stadio (perché si sa, è così che si debella la “piaga” ultras), si inventa turni infrasettimanali, partite alle più disparate ore del giorno ed ogni altra assurdità pur di garantirsi il maggior numero di persone comodamente a casa, sedute a guardare quello che vogliono loro e quando vogliono loro. Difficilmente il numero di ternani sarebbe stato così basso se la partita si fosse giocata come ai vecchi tempi, di domenica e senza strane tessere limitative, ma si sa il palazzo comanda…

Testo e foto di Alessio Farinelli.