Partita molto importante per la compagine di casa: tre punti significherebbero allontanarsi dalla pericolosa zona rossa della classifica, mentre una vittoria per gli ospiti potrebbe valer loro l’aggancio al treno play-off che vale la promozione in massima serie.

Il pubblico novarese è in aperta polemica con la squadra, incapace di mostrare l’orgoglio necessario per uscire da questo stallo, e con la società ritenuta rea di non onorare al meglio il proprio blasone. Sono circa una cinquantina gli ultras azzurri che si sistemano in gradinata centrale, pronti comunque a sostenere i propri colori. Volgendo lo sguardo alla curva ospiti sono altrettanti gli ultras lagunari arrivati in Piemonte.

Paradossale quello che succede a questi ultimi all’esterno dell’impianto: per la terza volta consecutiva, se non è un tragicomico primato poco ci manca, viene vietato l’ingresso all’ennesimo striscione “non autorizzato”. Il “pericoloso” drappo lasciato all’esterno dello stadio recita: “Forza Mattia la tua curva ti aspetta”. L’ennesima vergognosa censura perpetrata nei confronti di una tifoseria che voleva solo solidarizzare con un fratello di tifo (un ragazzo della curva di Chioggia gemellata con i veneziani).

Tornando al capitolo tifo, quello espresso dai veneziani, con la presenza dei già citati gemellati di Chioggia, è di buon livello. Si sistemano a quadrato a lato del settore e grazie a diverse bandiere, di cui due imponenti, donano colore alla curva ospite. Non manca mai il sostegno alla squadra che riesce a ribaltare l’iniziale svantaggio chiudendo la contesa sul punteggio di 1 a 3 e alimentando le speranze promozione della squadra guidata da Inzaghi. Diversi cori anche per i diffidati.

Parlando del tifo di casa, i novaresi si dimostrano encomiabili nel sostegno ad una squadra che sta facendo di tutto per demeritare l’amore sincero che i “Nuares” provano per i colori bianco-blu. Dopo una prima parte di gara passata ad incitare i colori, spaziando dai battimani a cori più secchi e ripetuti, i novaresi si concentrano, una volta passati in svantaggio, nella contestazione a squadra e società per poi seguire in silenzio il triste epilogo della contesa.

Alessio Farinelli