PaoloCento“La decisione del Prefetto di Roma Franco Gabrielli di dividere le Curve dell’Olimpico in quattro mini-settori, riducendo notevolmente la capienza di settori già esauriti in abbonamento, appare come incomprensibile”. Sono le parole di Paolo Cento, pronunciate oggi nel suo editoriale radiofonico su Radio Roma Capitale, nella trasmissione da lui condotta “Ma che parlate a fa?!”.

“I tifosi hanno fatto l’abbonamento senza sapere che sarebbe arrivata questa decisione, per cui centinaia di tifosi sono stati costretti a cambiare settore e posto. Questo è un danno per chi abitualmente, in alcuni casi da anni o addirittura decenni, frequenta quel settore e ha quel posto allo stadio” prosegue l’editoriale.

“Questa decisione è incomprensibile anche dal punto di vista della sicurezza, e ha come unico risultato quello di trasformare la Curva in una gabbia e di punirne a prescindere i propri appartenenti”.

“Ci sono talmente tanti controlli per chi va allo stadio, dalle difficoltà per acquistare il biglietto, alla fotografia sugli abbonamenti, alla necessità di mostrare il documento ogni volta che si entra ai tornelli, che questa misura non aggiunge niente, anche perché semmai episodi di tensione si verificano quasi esclusivamente fuori dallo stadio”.

“Infine, in questo modo si tratta il cittadino che va in Curva come un cittadino di Serie B, come se avesse meno diritti rispetto agli altri. Trovo che questa scelta sia un errore anche perché in nessun altra città o stadio è stata fatta questa operazione”.

“Chiedo quindi al Prefetto Gabrielli di rivedere questa decisione perché lo stadio Olimpico senza le sue Curve è qualcosa che non appartiene a questa città”, le parole dell’onorevole, riprese da asromachannel.eu.