Hellas Verona: Grafica particolare, con velleità di “originalità”, per lo meno a livello di formato.
Uno degli oggetti più inflazionati e iconici del gioco del calcio è, da sempre, il gagliardetto, a cui talvolta anche i gruppi ultras si sono ispirati nella produzione del proprio materiale (in particolare adesivi).
Come tutti sanno lo sviluppo del gagliardetto è in verticale, con l’angolo al vertice rivolto verso il basso. Invece la grafica in oggetto presenta uno sviluppo in orizzontale, facente il verso alle cosiddette college flag, ovvero le bandierine delle scuole statunitensi aventi ognuna una grossa tradizione sportiva – diffusissimi basket e football americano – che le porta a disputare popolarissimi e intensi tornei studenteschi e universitari.
Altra caratteristica delle college flag è che le scritte, declinate nei più disparati font, abbiano sovente un effetto prospettico, vale a dire con le prime lettere (identificative del nome del club/scuola) molto grandi e le ultime piccolissime. Questo aspetto, per quanto funzionale (data la natura, in termini geometrici, delle bandierine) è, a mio giudizio, un po’ pacchiano.
Per tale motivo mi sono impegnato a fare in modo di riuscire a inserire il nome completo del club – Hellas Verona – senza effetto prospettico, dando eguale “nobiltà” a ogni singola lettera.
Completano la grafica il logo sociale – lo stesso ideato dalla presidenza Chiampan negli Anni ’80 e tornato in auge in tempi recenti – e una sottile riga recante il tricolore italico. Verde, bianco e rosso che, oltre a creare dinamismo cromatico, sono un evidente rimando al leggendario campionato di Serie A vinto dagli scaligeri nella stagione 1984-85, che resta l’ultimo Scudetto cucito sulle casacche d’una compagine cosiddetta provinciale.
A mia memoria i primi gruppi ultras in assoluto a utilizzare il formato collage flag per i propri adesivi sono stati – ma guarda un po’! – gli aretini, da sempre precursori di stili e tendenze. In verità ricordo anche un vecchissimo quanto pionieristico adesivo dei Fedayn Roma che, seppur in maniera vaga, si rifaceva a tale modalità di formato.
AC Milan 1899: Più calciofila che ultras, questa grafica è dedicata al tifo per il Milan, associazione calcistica tra le maggiori e più vittoriose in Italia e tra le grandi d’Europa e del mondo, vantando in bacheca 7 Coppe dei Campioni/Champions League e 4 Coppe Intercontinentali/Coppa del Mondo per club.
Proprio a inizio anno i rossoneri meneghini hanno trionfato nella Supercoppa italiana disputata nel King Sa’ud University Stadium/Al-Awwal Park di Riad in Arabia Saudita, piegando in rimonta sia la Juventus in semifinale che l’Inter in finale, ribaltando in maniera clamorosa un 2-0 di parte bauscia quando quasi nessuno c’avrebbe più scommesso.
Il materiale tifologico in stile “calciofilo” si può definire come una sottobranca dello stile “casual”. Intorno alla metà degli Anni ’90, muovendo dalle side di Arezzo e Udine – e sfruttando la cassa di risonanza delle curve metropolitane di Lazio e Roma – sulle gradinate ultras italiane si cominciarono a usare elementi prettamente riconducibili al calcio giocato (palloni, casacche, soccer-player) che prima di allora non s’erano mai visti.
Oggi la cosa non fa più specie e il materiale ultras “stiloso” e calciofilo – per quanto, a mio gusto, eccessivamente scopiazzato – spopola dai prestigiosi prosceni della Serie A ai campetti polverosi delle categorie regionali. Ma fino alla metà dei ’90 e in special modo nel periodo più selvaggio e pionieristico del movimento, Anni ’70-’80, la simbologia che andava per la maggiore nelle nostre side faceva riferimento a nomenclature e iconografie retaggio degli anni di piombo – “Commando”, “Brigate”, teschi e folgori – e d’una collettività barricadera che visse un’epoca di forti lacerazioni sociali con morti e feriti nelle strade.
Boys Parma 1977: Parma calcistica rappresenta una delle più grandi realtà della provincia italiana per via d’una lunga e gloriosa tradizione che ha portato i ducali a essere tra i nostri club più titolati a livello internazionale dopo le “solite” Milan, Inter e Juventus.
Nell’indimenticata “era Tanzi” (legata all’omonima famiglia) oltre ai successi nazionali (tre Coppe Italia e una Supercoppa italiana) i gialloblu emiliani misero le mani su prestigiosi trofei continentali quali Coppa delle Coppe, Coppa UEFA (due trionfi) e Supercoppa UEFA.
Come tutti sapranno dopo il “crac Parmalat” che pose fine al periodo d’oro del club e altre stagioni comunque positive tra Serie A e B, il sodalizio crociato – fallito nel 2015 – è dovuto ripartire dalla D, scalando in soli tre anni le gerarchie pallonare del Belpaese e riconquistando il massimo palcoscenico al termine della stagione 2017-18 in cui da allora staziona, al netto d’una parentesi in cadetteria dal 2021 al 2024.
A livello ultras la Curva parmense ha sempre detto la sua, lottando strenuamente per imporre quella cosiddetta mentalità che prescinde da risultati e numeri, dovendosi spesso scontrare con la realtà d’una piazza fredda e “borghese” (caratteristica comune a buona parte della provincia tricolore, in special modo nel Norditalia). Faticando oltremodo per infoltire quello zoccolo duro che non è mai venuto meno, neppure negli anni più bui del football cittadino, e che affonda radici negli Anni ’70.
Molto del merito d’una tifoseria divenuta importante e “matura” è senz’altro ascrivibile al gruppo cui è dedicata la grafica in oggetto. Una “casacca” gialloblu, nello specifico la parte posteriore, e una semplice nomenclatura col numero identificativo dell’anno di fondazione… nessun vero appassionato di mondo ultras può avere dubbi a proposito di quale gruppo si stia parlando. I Boys Parma rappresentano un’istituzione e sono legati a doppio filo alla storia del club e viceversa Parma calcistica non può fare a meno di questo gruppo.
Massicci, compatti, leali, i Boys 1977 simboleggiano una delle sigle storiche del tifo italiano, nel loro piccolo custodi di quella vecchia mentalità ultras che ha reso grande il nostro supporto da stadio agli occhi del mondo.
Più d’ogni mia parola, per quanti volessero approfondire, rimando all’interessante ed esaustiva intervista che proprio i Boys rilasciarono a questa testata qualche anno orsono. Prendetevi un po’ di tempo per leggerla o rileggerla: ne vale realmente la pena.
Trieste Ultras: Grafica dedicata al tifo triestino, fatalmente legato al nome di Stefano Furlan, giovane tifoso morto per mano poliziesca nel 1984, il cui ricordo la sua Curva continua a perpetrare con iniziative tra cui quella del libro commemorativo di quel tragico giorno di 40 anni fa.
L’US Triestina è uno dei club storici del Norditalia e dal 1918, anno di fondazione, può vantare la partecipazione a 26 campionati di Serie A (seppur assai remoti) e 22 di B (il più recente nella stagione 2010-11).
L’ultima “grande” Triestina capace di sfiorare il ritorno in cadetteria è stata quella del 2018-19 allorquando gli alabardati, dopo essersi piazzati secondi nel proprio girone di Serie C, disputarono i play-off nazionali raggiungendo la finale giocata e persa in doppia sfida contro il Pisa. In quell’occasione la tifoseria giuliana diede meravigliosa prova di sé, in special modo nella gara casalinga, con un Nereo Rocco stracolmo e festante come non si vedeva da tanto.
Dopo d’allora i vari undici rossoalabardati che si sono succeduti rappresentando Trieste calcistica, pur disputando buoni tornei e centrando ripetutamente i play-off, non sono stati in grado di riportare la città in quella Serie B che manca ormai da tre lustri e rappresenterebbe il palcoscenico naturale per questa bella realtà dell’estremo nordest italico.
Atalanta Ultras: La tifoseria nerazzurra e la città di Bergamo stanno vivendo – dopo gli anni difficili del Covid che videro il capoluogo orobico pagare il costo più salato, in termini di vite, della pandemia – un momento magico, con un’Atalanta divenuta solida realtà del nostro calcio, in grado di giocarsela alla pari anche con le cosiddette “grandi”.
Non sazio della clamorosa conquista dell’Europa League al termine della passata stagione, quest’anno il club lombardo, oltre a disputare una splendida Champions (che sperimenta per la prima volta il mega-girone unico) sta facendo faville anche in campionato e per qualche turno l’undici bergamasco ha veleggiato in testa alla graduatoria. Al momento in cui scrivo la Dea pare aver perso qualche colpo pur rimanendo nel lotto delle pretendenti alla vittoria finale.
Sul popolo atalantino poco da dire: numeri, calore e colore che parlano da soli in uno stadio completamente rinnovato, con due enormi curve che traboccano irrefrenabile entusiasmo, ascrivendo la tifoseria tra le grandi d’Italia e d’Europa. Ormai la piazza calcistica di Bergamo può essere considerata a tutti gli effetti come una delle migliori in circolazione, in grado di rivaleggiare con chiunque e a cui l’aggettivo “provinciale” è accostabile soltanto sulla carta.
Da qualche tempo, dopo la fine delle esperienze precedenti che avevano guidato la side nerazzurra, è nata una nuova entità con l’intenzione di dare nuova coesione a un potenziale enorme come quello della Curva Nord del Gewiss Stadium/Atleti Azzurri d’Italia.
Il nome scelto è semplice quanto iconico, una dichiarazione d’intenti: Ultras. L’effige che lo racchiude – per una simbologia cara al tifo organizzato sin dalla notte dei tempi – è un teschio che stringe tra i denti non il “solito” pugnale ma una bandierina coi colori sociali la cui asta, all’occorrenza, può essere usata negli scontri; mi sembra un’immagine affascinante: la vecchia e mai tramontata mentalità ultras che incontra e si fonde con le nuove tendenze, espressione d’un movimento in perenne divenire.
Ultras Ravenna: Tra le più rappresentative della Romagna, Ravenna è importante città d’arte e cultura, ricca di monumenti e luoghi d’interesse, retaggio di svariate epoche storiche che ricordano il suo luminoso passato. Tra le tante “attrazioni” che può vantare: la tomba d’uno dei personaggi più illustri della storia d’Italia, padre della nostra lingua, il sommo poeta Dante Alighieri.
Colpevolmente e con grave ritardo da parte mia, tra le tante tifoserie omaggiate su questa rubrica, Ravenna non aveva ancora trovato un più che doveroso spazio. Finalmente sono riuscito a realizzare una grafica ispirata al popolo giallorosso che ho sempre apprezzato e stimato sia a livello di pubblico che ultras.
Ravenna calcistica gode una buona tradizione e nel corso dei decenni, dal secondo dopoguerra in poi, è stata una costante nei raggruppamenti di Serie C. Nel suo palmarès il club bizantino vanta 7 partecipazioni (di cui 5 consecutive) al torneo cadetto, prevalentemente negli Anni ’90. L’ultima apparizione in B risale alla stagione 2007-2008.
Fedele a un collaudato canovaccio – amaro frutto del cosiddetto “Calcio moderno” che ahimè ha interessato cospicua parte dei sodalizi calcistici provinciali italiani – in seguito il Ravenna, tra una mancata iscrizione e un fallimento, è stato costretto a ripartire dai tornei regionali riuscendo tuttavia a riconquistare la terza serie.
Attualmente il club romagnolo milita in Serie D, onestamente e senza retorica: categoria troppo stretta per una piazza simile.
La tifoseria ravennate s’è sempre contraddistinta per un attaccamento festoso e colorato e quando il gioco è valso la candela, lo stadio Bruno Benelli ha fatto registrare numeri importanti anche grazie a una città che coi suoi 150.000 abitanti può potenzialmente rappresentare un ottimo serbatoio d’entusiasmo; per quanto – odiosa pratica comune a ogni latitudine – molti tifosi o presunti tali s’accendono d’entusiasmo soltanto nelle occasioni speciali, lasciando per tutto il resto i “soliti noti” a tirare la carretta.
La parte più accesa del tifo giallorosso – tradizionalmente stanziato in Curva Nord, oggi intitolata al calciatore prematuramente scomparso Vittorio Mero – ha conosciuto negli anni tante sigle che si sono avvicendate sulle gradinate. La più importante è senza tema quella degli Ultras Ravenna 1994 – gruppo di grande mentalità, legato a valori e princìpi d’un vecchio e sano modo d’intendere lo stadio – che per 27 anni han menato le danze fino allo scioglimento, causa pioggia di diffide, nel 2021.
La grafica in oggetto vuol essere un omaggio sia al gruppo di cui sopra sia all’intera tifoseria, in particolare alla frangia più smaccatamente ultras che non si limita al mero supporto domenicale ma fa del Ravenna una ragione di vita 7 giorni su 7.
La testa leonina è un richiamo al logo sociale del club a sua volta mutuato dall’araldica civica che vede due leoni rampanti con al centro un pino. Gli occhiali da sole, oltre ad aggiungere un tocco d’ironia all’insieme, hanno un valore allegorico, un rimando alla cultura ultras che da sempre, giocoforza, si muove sottotraccia.
Luca “Baffo” Gigli
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LE PUNTATE PRECEDENTI
One Step Beyond #1: Terni, Caserta, Samb, Lamezia, Milan, Parma, Lazio, Udine;
One Step Beyond #2: Palermo, Udine, Catania, Fiorentina, Pescara;
One Step Beyond #3: Verona, Roma, Milan, Inter;
One Step Beyond #4: Brescia, Napoli, Lazio, Palermo;
One Step Beyond #5: Livorno, Lazio, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #6: Lazio, Savona, Cavese, Manfredonia;
One Step Beyond #7: Crotone, Pescara, Catania, Napoli.
One Step Beyond #8: Roma, Lazio, Palermo, Milan;
One Step Beyond #9: Spezia, Arezzo, Virtus Roma, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #10: Lazio, Genoa, Napoli, Roma, Palermo.
One Step Beyond #11: Viterbo, Torino, Savona, Napoli;
One Step Beyond #12: Torino, Castel di Sangro, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #13: Hertha BSC, Ancona, Napoli, Roma, Samp;
One Step Beyond #14: Inter, Alessandria, Samb, Roma.
One Step Beyond #15: Lecce, Bari, Cavese, Genoa;
One Step Beyond #16: Campobasso, Napoli, Lazio, Carpi;
One Step Beyond #17: Juve Stabia, Palermo, Perugia, Livorno, Cagliari;
One Step Beyond #18: Taranto, Avellino, Lucca, Cavese;
One Step Beyond #19: Cosenza, Catanzaro, Atalanta, Samp;
One Step Beyond #20: Salerno, Ideale Bari, Campobasso, Napoli;
One Step Beyond #21: Civitanova, Frosinone, Padova, Roma, Lazio;
One Step Beyond #22: Isernia, Padova, Genoa, Como;
One Step Beyond #23: Lazio, VeneziaMestre, Napoli, Gallipoli, Manfredonia;
One Step Beyond #24: Napoli, Vicenza, Milan, Inter, Fiorentina;
One Step Beyond #25: Isernia, Venezia Mestre, Inter, Manchester City;
One Step Beyond #26: Palermo, Paganese, Cavese, Novara, Nocerina, Newcastle;
One Step Beyond #27: Ideale Bari, Isernia, Matera, Manfredonia;
One Step Beyond #28: Lazio, Livorno, Ascoli, Pescara;
One Step Beyond #29: Verona, Lucchese, Napoli, Cavese, Lazio;
One Step Beyond #30: Crotone, Foggia, Genoa, Salernitana, Cagliari;
One Step Beyond #31: Fermana, Roma, Lazio, Terracina, Fiorentina;
One Step Beyond #32: Roma, Modena, Foggia, Campobasso, Inter;
One Step Beyond #33: Nocera, Cavese, Verona, Bari, Lazio;
One Step Beyond #34: Lodigiani, Benevento, Samb, Milan, Napoli;
One Step Beyond #35: Roma, Vicenza, Cosenza, Castel di Sangro, Cremonese;
One Step Beyond #36: Isernia, Lazio, Roma, Torino;
One Step Beyond #37: Cavese, Palermo, Catania, Lazio, Atalanta, Arezzo;
One Step Beyond #38: Verona, Piacenza, Genoa, Sampdoria, Campobasso, Nocerina, Vis Pesaro;
One Step Beyond #39: Cesena, Verona, Aberdeen FC, Udinese, Pisa, L’Aquila;
One Step Beyond #40: Spezia, Livorno, Chieti, Lazio, Avellino, Inter;
One Step Beyond #41: Teramo, Giulianova, Monza, Roma, Potenza, Napoli;
One Step Beyond #42: Lazio, Taranto, Bologna, Terracina, Monopoli;
One Step Beyond #43: Bari, Roma, Ascoli, Reggina, Trani;
One Step Beyond #44: Arezzo, Milan, Manfredonia, Campobasso;
One Step Beyond #45: Latina, Casarano, Frosinone, Isernia, Spal;
One Step Beyond #46: Sciacca, Ideale Bari, Torre del Greco, Brescia, Inter;
One Step Beyond #47: Lecce, Messina, Cosenza, Casertana, Napoli, Genoa;
One Step Beyond #48: Taranto, Lazio, Bari, Isernia, Pescara, Roma;
One Step Beyond #49: Milan, Sciacca, Napoli, Triestina, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #50: Napoli, Fiorentina, Pescara, Salernitana, Torino, VeneziaMestre;
One Step Beyond #51: Crotone, Trapani, Vicenza, Catania, Palermo, Inter;
One Step Beyond #52: Lazio, Roma, Alessandria, Cavese, Verona;
One Step Beyond #53: Salernitana, Lazio, Genoa, Spezia, Napoli, Empoli;
One Step Beyond #54: Atalanta, Roma, Taranto, Torino, Nocerina, Trani;
One Step Beyond #55: Andria, Paganese, Barletta, Avezzano, Catanzaro, Marsiglia;
One Step Beyond #56: Juve Stabia, Napoli, Avellino, Roma, Catania, Lazio;
One Step Beyond #57: Verona, Milan, Matera, Fiorentina, Siracusa, Isernia;
One Step Beyond #58: Ternana, Fiorentina, Pistoiese, Bari, Taranto;
One Step Beyond #59: Cavese, Pescara, Palermo, Arezzo, Campobasso;
One Step Beyond #60: Torino, Modena, Napoli, Atalanta. Brescia;
One Step Beyond #61: Genoa, Sampdoria, Crotone, Fiorentina, Cosenza;
One Step Beyond #62: Como, Ragusa, VeneziaMestre, Lucchese, Isernia, Varese;
One Step Beyond #63: Taranto, Terracina, Verona, Manfredonia, Roma, Matera;
One Step Beyond #64: Bari, Foggia, Spezia, Atalanta, Castel di Sangro, Perugia;
One Step Beyond #65: Sciacca, Isernia, Triestina, Brindisi, Campobasso, Akragas;
One Step Beyond #66: Cavese, Verona, Roma, Lazio, Treviso;
One Step Beyond #67: Nocera, Napoli, Genoa, Inter, Livorno, Torino;
One Step Beyond #68: Reggiana, Arezzo, Ascoli, Fiorentina, Roma, Lazio;
One Step Beyond #69: Salernitana, Cagliari, Frosinone, Verona, Catania;
One Step Beyond #70: Sulmona, Ancona, Palermo, Isernia, Napoli, Casertana;
One Step Beyond #71: Casarano, Isernia, Napoli, Potenza;
One Step Beyond #72: Torino, Francavilla, Isernia, Giulianova, Teramo, Cavese;
One Step Beyond #73: Monza, Cavese, Lazio, Roma, Licata, Sulmona;
One Step Beyond #74: Roma, Manfredonia, Isernia, Lazio, Pescara, Benevento;
One Step Beyond #75: puntata speciale cover e immagini plasticate;
One Step Beyond #76: Napoli, Verona, Fiorentina, Sciacca, Cavese;
One Step Beyond #77: Lazio, Sciacca, Isernia, Verona, Milan, Chieti;
One Step Beyond #78: Roma, Isernia, Lazio, Triestina;
One Step Beyond #79: Udinese, Perugia, Lazio, Inter, Isernia;
One Step Beyond #80: Cavese, Catania, Roma, Terracina, Isernia, Lazio;
One Step Beyond #81: Manfredonia, Salernitana, Inter, Catanzaro, Lodigiani, Livorno;
One Step Beyond #82: Paganese, Alessandria, Sora, Sciacca, Verona;
One Step Beyond #83: Sampdoria, Empoli, Isernia, Catania, Fiorentina, Treviso;
One Step Beyond #84: Campobasso, Palermo, Napoli, Pescara, Matera, Giugliano;
One Step Beyond #85: Casarano, Roma, Lazio, Taranto, Savoia;
One Step Beyond #86: Roma, Trani, Perugia, VeneziaMestre, Isernia, Napoli;
One Step Beyond #87: Verona, Catania, Isernia, Livorno, Vicenza;
One Step Beyond #88: Palermo, Modena, Milan, Roma, Napoli, Isernia;
One Step Beyond #89: Fiorentina, Torino, Lazio, Roma, Cavese;
One Step Beyond #90: Manfredonia, Genoa, Angri, Salernitana, Verona, Frosinone;
One Step Beyond #91: Isernia, Napoli, Torres, Lazio, Matera;
One Step Beyond #92: Palermo, Varese, Inter, Avellino, Udinese, Bologna;
One Step Beyond #93: Sciacca, Napoli, Lazio, Nocerina, Matera, Catania;
One Step Beyond #94: Salernitana, Napoli, Livorno, Verona, Palermo, Bari;
One Step Beyond #95: Bari, Lazio, Ideale Bari, Latina, Casarano, Milan;
One Step Beyond #96: Roma, Matera, Messina, Napoli;
One Step Beyond #97: Lazio, Modena, Sulmona, Cavese, Isernia, Fiorentina;
One Step Beyond #98: Catanzaro, Juventus, Lazio, Pescara, Spezia;
One Step Beyond #99: Taranto, Savona, Manfredonia, Triestina, L’Aquila, Lodigiani;
One Step Beyond #100: VeneziaMestre, Verona, Milan, Nocera, Palermo, Tarquinia;
One Step Beyond #101: Cavese, Palermo, Napoli, Roma, Pescara, Verona;
One Step Beyond #102: Latina, Torino, Udinese, VeneziaMestre, Piacenza, Sora;
One Step Beyond #103: Bari, Lecce, Avellino, Catania, Lazio;
One Step Beyond #104: Ideale Bari, Palermo, Roma, Verona, Giulianova, Isernia;
One Step Beyond #105: Cavese, Atalanta, Padova, Milan, Treviso, Foggia;
One Step Beyond #106: Grosseto, Benevento, Ancona, Lazio, Crotone, Vicenza;
One Step Beyond #107: Campobasso, Juventus, Terracina, Roma, Isernia;