Nocera Ultras: Una delle piazze storiche del panorama provinciale meridionale, quella rossonera vanta una lunghissima tradizione Ultras che affonda le proprie radici negli anni ’70. Un nome, quello di Nocera, capace di evocare tutto un mondo e un modo di concepire il tifo e lo stadio.

Senza alcun dubbio un club che – grazie al calore e ai numeri dei propri supporters – meriterebbe il palcoscenico cadetto e non le misere categorie interregionali in cui purtroppo e troppo spesso il sodalizio campano s’è ritrovato, suo malgrado. Da quel maledetto giorno dei fatti di Salerno di qualche anno fa – quando i calciatori rossoneri furono “costretti” a simulare degli infortuni per far sospendere il derby come volevano i propri tifosi – la luce del Grande Calcio s’è spenta nella città molossa che in pratica è dovuta ripartire dai gradini più bassi delle gerarchie pallonare e che fatica a ritrovare palcoscenici più consoni al proprio blasone.

Tutto ciò non ha scalfito, se non marginalmente, la fede e l’attaccamento d’una tifoseria capace di tener testa a chiunque, per un nome, Nocera, temuto e rispettato a qualsiasi latitudine.

In questo nuovo disegno dedicato ai colori rossoneri, ho messo da parte il sempiterno mastino (o molosso che dir si voglia) e ho declinato il tutto attraverso un’immagine retrò ma al contempo sempreverde: la morte incappucciata, perfetta allegoria d’una tifoseria che tradizionalmente continua a far “paura” destando impressione e attenzione ovunque vada.

Ultras Napoli: Grafica dedicata ai colori azzurri – pur utilizzando una tonalità di blu molto scura e intensa, in sintonia col materiale delle due Curve partenopee – che negli ultimi mesi non se la passano benissimo.

Un momento difficile per il club più prestigioso del nostro Meridione che, nella contingenza, vede un totale scollamento tra vertici societari, squadra e tifosi, con quest’ultimi costretti a pagare, come purtroppo sovente avviene, lo scotto maggiore – in termini di risultati mortificanti – per una piazza che negli ultimi anni aveva lottato per vincere lo Scudetto e ch’era stata a lungo l’unico baluardo capace d’insidiare lo strapotere della Juventus pigliatutto.

Genoa CFC 1893: Il club più antico d’Italia, il Genoa, nonché uno dei più prestigiosi e titolati che può vantare, nel proprio palmarès, la conquista di 9 Scudetti (vinti perlopiù negli Anni ’10 e ’20 del secolo scorso) e una Coppa Italia alzata nel 1936-37.

Il suo popolo sportivo rappresenta uno dei più calorosi al mondo e la sua Gradinata, la mitica Nord, è stata la palestra di vita per generazioni di ragazzi genovesi, mettendosi in luce per un tifo colorato e travolgente a mezzo di strepitose coreografie c’hanno fatto scuola in tutt’Europa rendendo i genoani (e i genovesi: anche i dirimpettai “cugini” sampdoriani non sono da meno) degli autentici maestri negli spettacoli di tifo che una Curva calcistica possa esprimere.

Centrale anche in questo nuovo disegno – com’è inevitabile trattando di Genoa – è il grifone, l’animale mitologico da sempre universale simbolo del club ligure che campeggia indistintamente su casacche e materiale del sodalizio rossoblu, nonché su sciarpe, t-shirt, cappellini e quant’altro tra le fila dei propri supporters e della cui origine e significato abbiamo già diffusamente visto in una precedente puntata di questa stessa rubrica (One Step Beyond #47).

Curva Nord 1969 Milano: Un anno importante per l’Inter che pare aver ritrovato un’anima grazie a una campagna acquisti più oculata e mirata e soprattutto grazie alla guida tecnica affidata ad Antonio Conte (che tanto bene aveva fatto sulla panchina della Juventus, prima, e della Nazionale azzurra, dopo). Una ritrovata fiducia nei propri mezzi per il club nerazzurro, un rinnovato entusiasmo che comunque negli anni non è mai venuto meno – anche nei frangenti meno esaltanti – per un popolo sportivo che fa sempre registrare abbonamenti e numero spettatori da record e ch’è pronto a infiammarsi a ogni piè sospinto.

In questa nuova grafica dedicata al settore tradizionalmente più caldo del tifo interista, la Curva Nord, ho voluto porre in posizione centrale il bellissimo logo che – al pari di quello più easy degli Anni ’80 col biscione stilizzato – campeggia sulle casacche e sul materiale del club meneghino.

Il famoso monogramma contenente il celebre acronimo del club – FCIM: ovvero Football Club Internazionale Milano – fu ideato già all’indomani della fondazione del sodalizio nerazzurro e per mano d’uno dei suoi principali fautori: Giorgio Muggiani. Milanese, classe 1887, Muggiani fu prima tifoso di Calcio, quindi dirigente dell’AC Milan da cui, assieme ad altri 43 soci dissidenti causa differenti vedute, fuoriuscì andando a fondare nel 1908 il nuovo club cittadino che nel corso del secolo avrebbe conteso al Milan Scudetti, Coppe e trofei, fomentando e accrescendo una rivalità sportiva tra le più tradizionali e sentite d’Italia e che rappresenta – attraverso la storia di centinaia di derby disputati – uno spaccato del costume italiano a cavallo tra le due guerre e dopo, fino ad arrivare ai tempi moderni.

Muggiani, oltre che ex arbitro e dirigente sportivo, fu anche uno degli illustratori più importanti e influenti del suo tempo e alla maestria delle sue “matite” si devono alcuni dei loghi e delle pubblicità dei più prestigiosi marchi del nostro paese: da Cinzano a Moto Guzzi, da Pirelli a Martini, passando per La Rinascente, soltanto per citarne alcuni tra i più noti. Le campagne promozionali che s’avvalsero del suo “genio” rappresentano ancor’oggi, a livello simbolico, un pezzo importante del frangente più immaginifico del nostro costume.

Giorgio Muggiani morì prematuramente, poco più che cinquantenne, mentre si trovava in villeggiatura con la famiglia sul Lago di Como, stroncato da un malore. Dal 2010 le sue spoglie riposano nella parte destinata ai personaggi illustri del Cimitero Monumentale di Milano a non molta distanza da quelle di Herbert Kilpin, l’inglese che nel 1899 fondò il Milan. Muggiani e Kilpin: “nemici” (sportivamente parlando) nella vita ma, a ben vedere, due facce della stessa medaglia.

Curva Nord Livorno: Grafica dedicata alla tifoseria amaranto e in particolare a quello che, da sempre, ne è il suo cuore pulsante: la Curva Nord. Una side che, come abbiamo ripetutamente visto in passato, ha rappresentato molto per tutto il movimento nazionale, fortemente schierata – soprattutto ai tempi delle Brigate Autonome Livornesi – su posizioni politiche di estrema sinistra che inevitabilmente attirarono, sulla tifoseria labronica, forti simpatie e antipatie.

Oggi la situazione, per tutta una serie di ragioni (che vanno dalla repressione all’imborghesimento) le cose sono totalmente cambiate e la grande piazza tirrenica non riesce più a esprimere i numeri eccezionali di un tempo pur militando in campionati (Serie B) che per decenni hanno rappresentato soltanto un sogno per i propri tifosi. Anche la Curva Nord, pur mantenendo un’attitudine “politica” ch’è parte integrante del proprio dna, mostra oggi un profilo decisamente più basso e più orientato al mero incitamento del club e dei colori sociali.

Questo mio ennesimo disegno loro dedicato, vuol essere una giusto “punto d’incontro” tra l’amore per il Livorno Calcio (evidente nei colori bianco e amaranto), l’essere un grande porto di mare (l’àncora declinata in un insolito colore azzurro che richiami le profondità marine) e infine l’inscindibile filo che lega la città al Comunismo (rappresentato dalla stella rossa; non dimentichiamo che proprio in un teatro di Livorno, nel 1921, da una costola del Partito Socialista Italiano, nacque il PCI ch’è stato per lunghi anni il più grande partito comunista d’Occidente).

Piazza Statuto Torino: Della Torino Mod abbiamo già avuto modo di vedere più approfonditamente in una vecchia puntata di questa rubrica qualche anno fa (One Step Beyond #12).

Come per il passato, ho voluto ispirarmi a questo gruppo attraverso uno dei simboli più amati da tutto il popolo sportivo granata: il toro stilizzato.

Commissionato dall’allora presidenza granata Rossi e realizzato da un’azienda torinese specializzata in marketing, la GBM Italia, il mitico logo Anni ’80 del Torino Calcio (più specificamente utilizzato dal 1983 al ’90) rappresenta una delle sommità minimali degli stemmi calcistici italiani di quegli anni.

Come ripetuto più volte in passato: assieme al lupetto della Roma, all’aquila della Lazio, al biscione dell’Inter, alla fiamma-diavolo del Milan, al galletto del Bari, al giglio-effe della Fiorentina, ai mastini-scala del Verona, all’aquilotto della Cavese, all’alabarda della Triestina ecc. (solo per citare quelli più famosi che mi tornano alla memoria, tutti perfettamente minimali e stilizzati), questo simbolo incarna in maniera pressoché perfetta l’idea che stava alla base del Calcio di allora: più spensieratezza e allegria, oltre a tanta voglia di sperimentazione soprattutto a livello iconografico degli stemmi ed estetico dei materiali.

Nel Calcio alla deriva di oggi, malato in fase terminale, stritolato e spolpato da televisioni e speculatori senza scrupoli, recuperare – anche a livello puramente grafico – un minimo della spensieratezza e freschezza di quegli anni: non guasterebbe.

Luca “Baffo” Gigli.

LE PUNTATE PRECEDENTI
One Step Beyond #1: Terni, Caserta, Samb, Lamezia, Milan, Parma, Lazio, Udine;
One Step Beyond #2: Palermo, Udine, Catania, Fiorentina, Pescara;
One Step Beyond #3: Verona, Roma, Milan, Inter;
One Step Beyond #4: Brescia, Napoli, Lazio, Palermo;
One Step Beyond #5: Livorno, Lazio, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #6: Lazio, Savona, Cavese, Manfredonia;
One Step Beyond #7: Crotone, Pescara, Catania, Napoli.
One Step Beyond #8: Roma, Lazio, Palermo, Milan;
One Step Beyond #9: Spezia, Arezzo, Virtus Roma, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #10: Lazio, Genoa, Napoli, Roma, Palermo.
One Step Beyond #11: Viterbo, Torino, Savona, Napoli;
One Step Beyond #12: Torino, Castel di Sangro, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #13: Hertha BSC, Ancona, Napoli, Roma, Samp;
One Step Beyond #14: Inter, Alessandria, Samb, Roma.
One Step Beyond #15: Lecce, Bari, Cavese, Genoa;
One Step Beyond #16: Campobasso, Napoli, Lazio, Carpi;
One Step Beyond #17: Juve Stabia, Palermo, Perugia, Livorno, Cagliari;
One Step Beyond #18: Taranto, Avellino, Lucca, Cavese;
One Step Beyond #19: Cosenza, Catanzaro, Atalanta, Samp;
One Step Beyond #20: Salerno, Ideale Bari, Campobasso, Napoli;
One Step Beyond #21: Civitanova, Frosinone, Padova, Roma, Lazio;
One Step Beyond #22: Isernia, Padova, Genoa, Como;
One Step Beyond #23: Lazio, VeneziaMestre, Napoli, Gallipoli, Manfredonia;
One Step Beyond #24: Napoli, Vicenza, Milan, Inter, Fiorentina;
One Step Beyond #25: Isernia, Venezia Mestre, Inter, Manchester City;
One Step Beyond #26: Palermo, Paganese, Cavese, Novara, Nocerina, Newcastle;
One Step Beyond #27: Ideale Bari, Isernia, Matera, Manfredonia;
One Step Beyond #28: Lazio, Livorno, Ascoli, Pescara;
One Step Beyond #29: Verona, Lucchese, Napoli, Cavese, Lazio;
One Step Beyond #30: Crotone, Foggia, Genoa, Salernitana, Cagliari;
One Step Beyond #31: Fermana, Roma, Lazio, Terracina, Fiorentina;
One Step Beyond #32: Roma, Modena, Foggia, Campobasso, Inter;
One Step Beyond #33: Nocera, Cavese, Verona, Bari, Lazio;
One Step Beyond #34: Lodigiani, Benevento, Samb, Milan, Napoli;
One Step Beyond #35: Roma, Vicenza, Cosenza, Castel di Sangro, Cremonese;
One Step Beyond #36: Isernia, Lazio, Roma, Torino;
One Step Beyond #37: Cavese, Palermo, Catania, Lazio, Atalanta, Arezzo;
One Step Beyond #38: Verona, Piacenza, Genoa, Sampdoria, Campobasso, Nocerina, Vis Pesaro;
One Step Beyond #39: Cesena, Verona, Aberdeen FC, Udinese, Pisa, L’Aquila;
One Step Beyond #40: Spezia, Livorno, Chieti, Lazio, Avellino, Inter;
One Step Beyond #41: Teramo, Giulianova, Monza, Roma, Potenza, Napoli;
One Step Beyond #42: Lazio, Taranto, Bologna, Terracina, Monopoli;
One Step Beyond #43: Bari, Roma, Ascoli, Reggina, Trani;
One Step Beyond #44: Arezzo, Milan, Manfredonia, Campobasso;
One Step Beyond #45: Latina, Casarano, Frosinone, Isernia, Spal;
One Step Beyond #46: Sciacca, Ideale Bari, Torre del Greco, Brescia, Inter;
One Step Beyond #47: Lecce, Messina, Cosenza, Casertana, Napoli, Genoa;
One Step Beyond #48: Taranto, Lazio, Bari, Isernia, Pescara, Roma;
One Step Beyond #49: Milan, Sciacca, Napoli, Triestina, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #50: Napoli, Fiorentina, Pescara, Salernitana, Torino, VeneziaMestre;
One Step Beyond #51: Crotone, Trapani, Vicenza, Catania, Palermo, Inter;
One Step Beyond #52: Lazio, Roma, Alessandria, Cavese, Verona;
One Step Beyond #53: Salernitana, Lazio, Genoa, Spezia, Napoli, Empoli;
One Step Beyond #54: Atalanta, Roma, Taranto, Torino, Nocerina, Trani;
One Step Beyond #55: Andria, Paganese, Barletta, Avezzano, Catanzaro, Marsiglia;
One Step Beyond #56: Juve Stabia, Napoli, Avellino, Roma, Catania, Lazio;
One Step Beyond #57: Verona, Milan, Matera, Fiorentina, Siracusa, Isernia;
One Step Beyond #58: Ternana, Fiorentina, Pistoiese, Bari, Taranto;
One Step Beyond #59: Cavese, Pescara, Palermo, Arezzo, Campobasso;
One Step Beyond #60: Torino, Modena, Napoli, Atalanta. Brescia;
One Step Beyond #61: Genoa, Sampdoria, Crotone, Fiorentina, Cosenza;
One Step Beyond #62: Como, Ragusa, VeneziaMestre, Lucchese, Isernia, Varese;
One Step Beyond #63: Taranto, Terracina, Verona, Manfredonia, Roma, Matera;
One Step Beyond #64: Bari, Foggia, Spezia, Atalanta, Castel di Sangro, Perugia;
One Step Beyond #65: Sciacca, Isernia, Triestina, Brindisi, Campobasso, Akragas;
One Step Beyond #66: Cavese, Verona, Roma, Lazio, Treviso;