Gara di Prva Liga croata, il corrispondente locale della Serie B, in cui si affrontano HNK Orijent, rappresentativa di Sussek, un popoloso sobborgo di Rijeka, o Fiume secondo la denominazione italiana anche se a giudicare dalla šahovnica presente fra i locali, la tradizionale scacchiera biancorossa simbolo nazionale croato, non sembra che in loco si coltivi chissà quale nostalgia per quel passato.

Ospite allo stadio “Krimeja”, che deve il nome all’omonimo quartiere in cui è costruito, è l’NK Cibalia, club che invece proviene da Vinkovci, nella regione di Vukovar, a più di 450 km di distanza, non proprio una passeggiata insomma. Eppure, davvero importante è la presenza di loro tifosi al seguito, cosa che contribuisce a rendere davvero unica l’atmosfera durante tutto l’arco della gara. Sciarpate, cori e manate ovviamente, ma anche pirotecnica e tantissimo colore dato dalle bandiere e dalle due aste che rendono il loro colpo d’occhio a dir poco piacevole.

La contesa in campo arride ai padroni di casa e si risolve tutta nel finale quando l’Orijent trova il doppio vantaggio fra l’81esimo e l’84esimo. La girandola di emozioni non si ferma fino all’89esimo quando gli ospiti accorciano le distanze ma senza poi riuscire a rimettere in discussione il risultato e almeno a pareggiare.

Nessuna tensione fra le parti che, anzi, mostrano un vicendevole e forte rispetto pur non essendo legate da nessun vincolo di amicizia. Festa grande per i locali al triplice fischio finale, anche se in realtà la loro squadra, così come quella avversaria, è ormai abbastanza staccata dalla lotta per la promozione ed è un peccato, visto che entrambe meriterebbero la massima divisione dove poter settimanalmente confrontarsi con altre tifoserie, cosa che non sempre è una costante così scontata nella seconda divisione.

Anej Ujčič