Devono avere parecchia pazienza i tifosi del Padova, con gli spalti dello stadio Euganeo lontanissimi dal campo e di conseguenza una visione poco piacevole della partita. Si narra di prossimi lavori della curva sud con avvicinamento del settore popolare dello stadio patavino al terreno di gioco, resta da attendere l’evolversi della situazione, ma anche qui, di pazienza i tifosi ne dovranno avere tanta.
Sono circa 4.500 i presenti quest’oggi a Padova, la sfida tra veneti ed emiliani è piuttosto sentita da ambo le parti e al mio arrivo trovo un numero considerevole di forze dell’ordine a vigilare su ogni movimento all’esterno.
Nella tribuna Fattori (per i comuni mortali, distinti laterali) trovano spazio gli ultras di casa: rivedo i loro drappi in stile inglese già apprezzati nelle precedenti occasioni in cui li ho visti all’opera, da cui si evincono non solo le sigle dei maggiori gruppi organizzati (Ultras Padova, Educazione Padovana e Juventude Padova), ma anche delle numerose compagnie della provincia.
Nel loro settore si vedono 3-4 bandieroni che vengono sventolati con costanza per tutta la partita che, oltre a qualche altra bandierina, saranno l’unica nota di colore. Il repertorio canoro invece, va dai cori contro la tifoseria ospite ed i suoi gemellati veneziani ai cori per gli amici diffidati, oltre ovviamente a quelli per la propria squadra.
Nella ripresa, dopo la rete subita dal Padova, partono cori di contestazione verso i propri undici, che diventano sonore bordate di fischi alla fine del match. Di quest’ennesima prestazione deludente, ne farà le spese il mister Salvatore Sullo, sollevato dall’incarico nella speranza di scuotere l’ambiente dal torpore in cui sembra caduto nonostante i buoni propositi di inizio stagione.
A circa 150 metri di distanza, nel lontano settore ospiti trovano spazio gli ultras modenesi. Presenza che s’aggira attorno alle 250 unità, sparse in tutto il settore, mentre la parte attiva del tifo modenese si raggruppa in circa 150 persone dietro i drappi dei gruppi principali della Curva Montagnani.
Nel primo tempo, valutandoli da vicino, riesco a udire bene i cori che, oltre ad una degna potenza hanno anche buona varietà, spaziando dal sostegno alla squadra agli omaggi verso gli amici diffidati, agli amici veneziani presenti al loro fianco e alle risposte di scherno verso il pubblico di casa. Ottimi i battimani, a cui si aggiunge lo sventolio dei bandieroni di Avia Pervia e Vecchie Brigate che si protrae per tutti i 90 minuti.
Nella ripresa sono parecchio distante da loro per sentirli, ma comunque li vedo sempre animati e chiaramente si accendono di particolare entusiasmo dopo la rete segnata dalla loro squadra. Pochi minuti dopo la decisiva rete di Ferrario, gli ultras modenesi tirano su le loro sciarpe, a cui aggiungono circa 3-4 due aste.
Festa grande per loro dopo il triplice fischio per questa vittoria esterna di cui si fanno beffe con gli avversari.
Neppure il tempo di rifiatare che la Serie C rientrerà in campo il prossimo mercoledì (per recuperare il turno annullato per sciopero): il Padova si rivedrà tra le mura amiche dell’Euganeo per affrontare la Virtus Verona, mentre il Modena effettuerà un’altra trasferta veneta, questa volta allo stadio Menti di Vicenza, ospite dei biancorossi in testa al raggruppamento B.
Francesco Passarelli