La mia giovane età unita alla mia recente passione per le tifoserie campane, mi aveva precluso, fino ad adesso, la possibilità di vedere dal vivo un’ottima realtà ultras come quella di Pagani. Per tale motivo, quando in settimana mi contatta il buon Pier Paolo per propormi questa sfida al “Marcello Torre”, non posso sicuramente rifiutare anche perché si prospetta una gara con ottima affluenza di pubblico. Paganese – Racing Fondi, infatti, è l’ultimo treno per entrambe le compagini per rimanere ancorate alla serie C e sono proprio i laziali a rischiare grosso avendo pareggiato il match di andata.

Giunti a Pagani con largo anticipo, precisamente intorno alle 14:30, ci inoltriamo nel caos cittadino della città di “santi, artisti e mercanti”, così come recitano diversi cartelli sparpagliati per il centro e subito ci catapultiamo nei pressi dello stadio dedicato al compianto presidente azzurrostellato. L’impianto è situato a pochi passi dall’autostrada e ciò che mi salta subito agli occhi sono i numerosi murales presenti all’esterno e nei pressi della struttura. Mai banali e tutti firmati dai principali gruppi paganesi oltre ovviamente alle dediche per gli acerrimi rivali di Nocera e Salerno. Tra una chiacchierata e un’altra con alcuni esponenti della tifoseria azzurra, alle 16 in punto ritiriamo il pass e in un attimo siamo sul terreno di gioco.

In campo già ci sono i ragazzi della Curva Nord che, con minuzia e passione, stanno preparando la scenografia che da lì a poco sarà esposta mentre sugli spalti iniziano ad arrivare gli ultras. Tutti posizionano le rispettive pezze: “Urban Kaos”, “XXX”, “Street Urchins 1984”, No art.9”sono quelle che più risaltano, oltre a quelle dei gemellati di Frosinone che per l’occasione sono presenti.

Alle 17.00 i ventidue sono pronti a dare inizio alle ostilità. Il pubblico di casa consta di circa un migliaio mentre gli ospiti risultano assenti anche perché la tifoseria organizzata non ha mai seguito tale realtà calcistica non riconoscendole continuità storica con il Fondi FC. Contemporaneamente all’ingresso dei calciatori in Curva Nord si alza un enorme striscione che, a caratteri cubitali, riporta una frase emblematica: “Gloriosi vessilli sventolano fieri onorando sacrifici, chilometri e pensieri” il tutto accompagnato da alcuni fumoni blu che creano davvero un bell’effetto.

Per tutta la gara il tifo si manterrà su ottimi livelli nonostante il caldo asfissiante: cori secchi, treni e battimani fanno da cornice ad una gara che sul rettangolo di gioco si rivela più combattuta ed equilibrata del preventivabile, come dimostra anche il risultato. Sono proprio gli ospiti, infatti, ad andare per primi a segno scatenando la reazione irritata del pubblico dei distinti e della tribuna, al quale però la Nord risponde con cori ancora più potenti. La squadra di casa sembra subito svegliarsi dallo schiaffo subito e soprattutto dalla possibilità di dire addio ad una categoria che da anni, non senza difficoltà, Pagani e la Paganese stanno difendendo. E così arriva, alcuni minuti dopo, il gol del pareggio e poco prima del fischio finale anche quello del sorpasso siglato dall’eterno Ciccio Scarpa. Al triplice fischio scatta la festa in campo e sugli spalti. La Paganese c’è e ha tenuto fede a quello striscione che per tutta la stagione è stato esposto in curva. Resistere per continuare ad esistere.

Testo di Vincenzo Amore.
Foto di Pier Paolo Sacco.