Indetta la “Giornata azzurra” per l’arrivo al Marcello Torre della capolista Gelbison. Sono ben sette le distanze della Paganese dalla vetta e quindi dal sogno di ritornare in C, la categoria che per blasone e tradizione questa tifoseria meriterebbe. Vincere è l’unico risultato possibile per accorciare le distanze e tentare un’impresa comunque disperata, ancor più che a concorrere per la leadership del girone G ci sono anche Cassino e soprattutto Guidonia, a sole due lunghezze dai rossoblù di Valle del Cilento, spettatore interessato di questo match da cui spera di trarne vantaggio.

Bellissimo l’impatto sulla gara della Curva Nord di casa che si presenta addobbata a festa, puntando su un caposaldo della tradizione italiana del tifo: l’eterna sciarpata! In alto nel settore campeggia lo striscione “I miei colori, il mio onore!”, in basso invece un copricurva sagomato che riproduce la gigantografia di una sciarpa tesa. In mezzo a questi due elementi, tantissime sciarpe aperte, a partire da quelle portate al collo dai singoli ultras con diverse altre sciarpe usa e getta create per l’occasione, al fine di irrobustire il colpo d’occhio. Veramente tutto molto bello, nella sua semplicità.

Tempo di sfoggiare la riuscita coreografia iniziale, accendere alcune latte di fumogeni dispersi dal vento che di lì a poco viene giù il diluvio universale, che allenta sempre più il terreno di gioco finendo inevitabilmente per condizionare la gara e non di meno anche il tifo sugli spalti. Chiaramente in tanti cercano riparo come possono e dove possono, magari nel settore coperto, ma gli ultras resistono stoicamente al proprio posto e danno vita a una signora prestazione. Molto colorati da diverse bandiere e bandieroni sventolati quasi a sfidare il cielo, diverse torce e fotoflash, innumerevoli i battimani. Niente da dire, davvero una bella prova che mi ha divertito molto.

Gli ospiti al seguito della Gelbison sono quantificabili in circa una cinquantina, parlando di quelli che si compattano al centro, a sostegno della squadra, mentre ce ne sono diversi altri sparsi per il settore ma nettamente più distaccati ed evidentemente più interessati a seguire la partita che il tifo. In seconda battuta, molti di loro, cercheranno riparo dalla pioggia scrosciante infilandosi sotto gli striscioni. Forse era lecito attendersi qualcosa di più in virtù del primo posto in classifica, ma è vero anche che solo recentemente la loro squadra è ascesa a migliori fortune calcistiche, conseguentemente il loro tifo organizzato è ancora in fase di sviluppo e crescita. Provano a farsi sentire a intermittenza, infilandosi nei vuoti o nelle pause fisiologiche degli avversari, i quali però sono in gran forma quest’oggi e concedono loro davvero poco.

La gara in campo finisce invece 1-1, la Paganese passa in vantaggio in chiusura di primo tempo, mentre la capolista pareggia una decina di minuti dall’inizio del secondo. Un punto che alla fine non accontenta nessuno, visto che la Paganese può dire virtualmente addio ai sogni di gloria, mentre la Gelbison viene agganciata in testa proprio dal Guidonia. Saranno quattro giornate di fuoco per decretare la vincente di questo raggruppamento di serie D…

Foto di Davide Gallo