Parto da Potenza e arrivo nella città di Sant’Alfonso molto presto. Il tempo di parcheggiare la macchina nei dintorni dello stadio che resto subito colpito da i tanti e bellissimi murales degli ultras locali, quasi delle cartoline dipinte, a contrassegnare la propria zona di competenza. Mi diverte non di meno fotografarli, li ho trovati tra i più belli visti in giro per l’Italia. I muri son spesso specchio dell’identità e dello stato di salute del movimento ultras di ogni città: entrando a Pagani si ha senza dubbio la sensazione che la tradizione del tifo locale poggi su basi solide.

Dopo essermi lasciato alle spalle questi murales molto belli, mi dirigo verso il centro cittadino, vivo e festoso, pieno di bambini in preda all’euforia per l’ultima domenica di Carnevale, fra maschere e coriandoli al vento. Per il Corso vengo attirato da un banchetto animato da tantissimi ragazzi con le sciarpe al collo dove ho il piacere di far la loro conoscenza; fra le altre cose noto sul banchetto e segnalo agli appassionati del genere e ai collezionisti, la presenza di un libro dal titolo “Vivere pensando ultras”. Già a conoscenza della presenza della nostra testata in loco, mi omaggiano di tanti adesivi ringraziandoci del servizio che offriamo al mondo del tifo, dandoci appuntamento all’interno dello stadio. Non avevo mai visto prima il “Marcello Torre” di Pagani, struttura sì datata ma molto particolare, con le tribune a picco sul terreno di gioco.

Gli ultras della Paganese prendono posto compatti in curva nord, sistemando gli striscioni e cominciando a cantare fin da subito, proseguendo imperterriti fino all’ultimo minuto. Continuo il sostegno alla squadra che non sta attraversando un ottimo periodo di forma, motivo ulteriore per cui – da questa domenica – i ragazzi hanno deciso di concentrare tutti i loro sforzi al fine di compattare e motivare tutto l’ambiente nella rincorsa all’obiettivo salvezza. Globalmente la loro performance mi ha convinto appieno, tanto che mi sono ripromesso di ritornare una prossima volta a Pagani appena ne avrò occasione.

I materani si muovono in una ventina di unità: una realtà già di per sé piccola come quella lucana, ha visto il suo movimento ultras locale è stato smembrato completamente da una pioggia di daspo dopo la trasferta di Catania che hanno portato al conseguente scioglimento del gruppo “Curva Sud Matera”. Questi gruppi che attualmente resistono sugli spalti, non hanno niente a che vedere con loro, ma sono da apprezzare per l’impegno e la volontà che ci mettono a seguir la squadra anche in trasferta, ma sotto il profilo ultras il contraccolpo è stato evidente.

La partita finisce con la Paganese che riesce nell’intento prefissattosi di raggiungere gli importantissimi tre punti in chiave salvezza, grazie alla rete del sempreverde Ciccio Scarpa. Me ne ritorno a casa felice per aver trascorso una domenica piacevole e aggiunto al bagagliaio delle mie conoscenze personali, un gruppo mai incrociato e che mi ha fatto una notevole impressione.

Pier Paolo Sacco.