Ultima gara del 2016 e seconda giornata del girone di ritorno del campionato di Serie C.
La Paganese ospita la capolista Matera, con l’inconsueto fischio d’inizio fissato alle 16:30. A causa di questo orario in una giornata lavorativa e anche a causa dalla temperatura rigida, l’affluenza di pubblico è scarsa: infatti gli spettatori che si contano sugli spalti del Marcello Torre sono all’incirca 600.
Il freddo ha creato diversi disagi per i lucani che, a causa della neve caduta in mattinata sulla statale Basentana, sono stati costretti a seguire percorsi alternativi ritrovandosi ad entrare nel settore ospiti solo a pochi minuti dall’avvio di partita.
La curva di casa per tutta la gara si fa sentire poco, spoglia di pezze e dei soliti striscioni, a cui fanno da contraltare due grandi striscioni di carta, collocati sulla rete di recinzione e nella parte alta della gradinata: il primo fa riferimento all’orario scomodo; il secondo è a favore di un ragazzo della curva recentemente scomparso.
Per tutti i novanta minuti, nel settore di casa, vengono sventolati continuamente alcuni bandieroni. Nel settore distinti, invece, è bello l’effetto di alcune bandiere sempre al vento; viene eseguita una più che discreta sciarpata e, nell’ultimo frangente di gara, viene esposto uno striscione riferito alla rinascita del calcio nella cittadina salernitana.
Gli ospiti si posizionano compatti al centro del settore e sostengono i ragazzi in campo in maniera costante. Bella l’esultanza alla marcatura del vantaggio e degne di nota sono anche due sciarpate effettuate, una nel primo e l’altra nel secondo tempo.
La gara termina 1-1 con il Matera ancora in testa alla classifica, ma ora in compagni del Lecce e della Juve Stabia.

Catello Onina