Ospite di lusso oggi al Marcello Torre, dove la Paganese gioca contro il blasonato Palermo che fino a qualche anno fa giocava stabilmente in serie A e solo nel 2011 fu protagonista della finale di coppa Italia contro l’Inter.

Il tifo azzurro-stellato però, quest’oggi inizia con una trentina di minuti di ritardo per protesta contro la società rea (secondo quanto espresso nel loro comunicato) dell’ennesima stagione deludente, figlia dell’improvvisazione. Per cui nella prima mezz’ora di silenzio dei paganesi, che oltre al solito striscione che li contraddistingue ne espongono un altro che recita: “La nostra stella merita rispetto”, a farla da padrona sono i circa cento ultras palermitani che si rendono autori di un bel tifo. La loro prestazione è davvero ottima, se ci aggiungiamo i sacrifici che comporta per loro una trasferta del genere, allora non si può che salutare con tanto di cappello la loro prova.

Quando iniziano a tifare anche i padroni di casa la partita, ovviamente quella sugli spalti, assume ancora più brio, in quanto vedere due tifoserie cantare è senza dubbio molto più stimolante rispetto a quando, per un motivo o per un altro, ce n’è solo una a rumoreggiare sui gradoni.

Per i paganesi si segnala inoltre il ricorso ad un po’ di pirotecnica mentre la partita in campo, per la cronaca, termina con un pareggio per 2 a 2 che è forse più utile agli ospiti per consolidare la loro posizione in zona playoff che non ai padroni di casa, distanti quattro punti dalla zona salvezza quando mancano solo quattro giornate dalla fine. E con il Taranto che ne deve recuperare altre tre, per cui l’impresa si fa ovviamente sempre più ardua.

Emilio Celotto