Tutte le volte che il Parma gioca contro il Frosinone, non può che sovvenire alla mente di tutti i tifosi ducali l’epica cavalcata, unica nella storia del calcio italiano, che vide i gialloblu autori di una triplice promozione consecutiva dalla Serie D alla Serie A. Fu proprio nella decisiva trasferta di La Spezia che il destino recente del Parma si intrecciò con quello del Frosinone, entrambe in lotta per la Serie A. Decisivo un goal subito all’ultimo minuto dai ciociari in casa, ad opera di Floriano del Foggia, che consentì al Parma di concludere e festeggiare quell’impresa a discapito appunto dei laziali costretti ai playoff. Chiosa e simbolo canoro di quel momento fu il tormentone “Din Don Din Don intervengo da Frosinone che Floriano ha fatto goal…”

L’alto valore storico e affettivo di quel coro ha portato al suo ripetersi anche in quest’occasione, in maniera del tutto spontanea all’interno del settore, senza che la parte bassa presieduta dal direttivo lo facesse partire dai suoi lanciacori ma con tutti i presenti che si sono fatti poi prendere dall’ondata di entusiasmo e di ricordi che questo motivo porta con sé. Allo stesso modo, se per Parma quell’evento rappresenta un momento felice nel suo bagaglio di esperienze, per Frosinone è invece una ferita ancora aperta su cui quelle parole bruciano come sale e non è un caso se, dopo quella canzone, i frusinati hanno raggiunto il picco massimo del proprio tifo riuscendo, per l’unica volta in questa giornata, a farsi sentire un po’ di più con un “Parma Parma vaff@nc*lo” reiterato molto a lungo.

Da un punto di vista numerico, secondo il dato ufficiale del botteghino, gli ospiti si presentano in 111, ma per il resto offrono davvero poco. Un paio di bandiere, qualche battimano e poi più nulla di davvero rilevante.

Per quanto riguarda i padroni di casa, a parte una piccola fumogenata ad inizio gara e una sciarpata ad inizio secondo tempo, anche loro non hanno offerto chissà che in termini di colore. C’è però da dire che durante la gara hanno messo in mostra davvero un ottimo potenziale, che al netto degli alti e bassi della gara restituisce comunque l’immagine di una Curva in crescita e in salute, che magari nelle partite più stimolanti, in ragione degli avversari o dei punti in palio, potrà seriamente ambire a raggiungere livelli importanti.

Quella di oggi non era una partita propriamente attesa, eppure il tifo c’è stato praticamente sempre, per tutti i novanta minuti, e quando la Curva ha avuto i suoi picchi più alti, si sono sentiti in maniera davvero molto forte, nonostante la Nord non fosse affatto gremita in ogni ordine di posto. A tal proposito bisogna aggiungere che il fatto che in Serie B le partite vengano giocate il sabato pomeriggio alle 14:30, è un fattore che penalizza tantissimo. Anche se poi è vero anche che quando ci sono i risultati, la gente è disposta a fare i salti mortali, uscire prima dal lavoro, chiudere anticipatamente le proprie attività anzitempo, pur di esserci. Lo dimostra anche la trasferta di Pisa dove sono stati staccati 600 biglietti del settore ospiti.

Giovanni Padovani