Il turno infrasettimanale al Tardini prevede la sfida Parma-Hellas Verona.
Si gioca in un martedì sera con fischio d’inizio alle ore 19 e logicamente le conseguenze sono drammatiche: in un giorno prettamente lavorativo, chiudere le arterie principali per ordine pubblico ha come solo risultato quello di generare il caos più totale in termini logistici e di viabilità.

La Nord propone al centro della vetrata lo striscione per i settori popolari a prezzi popolari e la fanzine del gruppo (numero 6 dell’anno 27!) oggi esce in versione “speciale”: non le solite 8 pagine con resoconti e fotografie, ma un foglio A4 con le motivazioni di questo striscione, una sorta di comunicato distribuito a tutti i presenti in curva.

«Quanto dovrebbe costare il biglietto per il settore popolare?» si chiedono e chiedono i Boys per poi continuare…
«Storicamente c’è sempre stato un forte connubio tra settore popolare, ossia quello caratterizzato dall’assenza di seggiolini, copertura e peggior visuale dello stadio, e prezzi popolari, che nel corso degli anni ha permesso che proprio i settori a questi prezzi si colorassero del tifo più caldo e passionale, rendendo spesso gli stadi un fortino infernale difficile da espugnare per le compagini avversarie.
Tuttavia, abbiamo visto negli ultimi anni, alcuni di questi settori si sono modernizzati, tramite il rifacimento dei seggiolini o l’aggiunta della copertura per evitare la pioggia, ed anche il prezzo si è, per cosi dire, modernizzato.
Infatti i prezzi di questi settori sono notevolmente aumentati, fino ad arrivare, per quello che abbiamo visto lo scorso anno, alle punte dei 45 euro allo Stadium o dei 35 a Frosinone in infrasettimanale.
A questo punto viene quindi da chiederci se questi settori, che rimangono comunque i peggiori dal punto di vista infrastrutturale, abbiamo ancora il connubio coi prezzi popolari e giungiamo quindi alla fatidica risposta.
Se da una parte questi settori rimangono quelli col prezzo più basso rispetto al resto dello stadio, dall’altra purtroppo spesso non si può dire che siano a prezzi popolari.
Quanto dovrebbero quindi costare i biglietti per questi settori? Per noi la risposta è una fascia di prezzo tra i 10 e i 20 euro, un prezzo onesto, che permette alle società di avere un introito ed essere accessibile a tutti, ultras e tifosi.
Un prezzo grazie al quale si potrebbe favorire davvero il ritorno delle famiglie allo stadio e permetterebbe ai padri di poter portare i figli allo stadio, facendo sì che anche le giovani generazioni possano vivere la curva e le trasferte.
E solo tramite un abbattimento dei costi dei prezzi dei biglietti che ci aspettiamo che qualcosa possa cambiare e che le curve tornino ad essere espressione di quel tifo caldo e passionale, di quelle emozioni e di quelle tradizioni che solo il calcio popolare può ancora trasmettere.
Ed è cosi che possiamo mantenere vivi quei valori ai quali ancora oggi ci ancoriamo e poniamo come fondamenta per le scelte che prendiamo giorno dopo giorno per la nostra Curva Nord Matteo Bagnaresi.
VIVERE ULTRAS PER VIVERE».

Tornado alla cronaca, seppur il Verona passi in vantaggio appena trascorsi 10 minuti, la Nord in tutti i modi cerca di spingere la squadra almeno al pareggio tanto che il tifo risulta costante e colorato per tutta la partita: praticamente è mancata solamente la rete.

Per quanto riguarda gli ospiti, seppur arrivati in leggero ritardo si posizionano subito dietro “HELLAS ARMY”, striscione tenuto in mano dal nono gradone così che nella parte sottostante possa esserci spazio per lo sventolio dei quattro bandieroni al seguito. Il tifo vocale? Niente da dire, al momento sono senza dubbio i migliori visti a Parma in questa stagione.

In campo, il Verona espugna Parma e a fine partita, entrambe le formazioni salutano i tifosi nelle rispettive curve.

Giovanni Padovani