Ormai il calcio italiano è in totale decadenza, a furia di ripeterlo si corre il rischio di sembrare persino retorici, ma mi accollo volentieri questo rischio a difesa ed elogio di quella minoranza di sognatori che non si arrendono mai, i veri appassionati, lo zoccolo duro, ovvero gli ultras.

Nel match odierno tra Juve Stabia e Catanzaro infatti, il pubblico presente è veramente poco, ma la cosa più bella ed emblematica è che la maggior parte di esso è rappresentata dagli ultras. Saranno queste poi le partite più belle da ricordare per chi viaggia al seguito della propria squadra, per chi crede in quest’ideale oltre le piccole motivazioni degli occasionali; le partite che poi si racconteranno nel tempo, le trasferte che si tramanderanno alle future generazioni di ultras, a cementare l’amicizia e lo spirito di gruppo proprio con tali dimostrazioni di unità di intenti.

In Curva Sud sono presenti seriamente e totalmente solo gli ultras, ne gioverà il tifo grazie alla partecipazione compatta di tutti, con un tifo che durerà 90 e più minuti. Da notare una bella sciarpata iniziale e l’accensione di 4-5 fumogeni.

Nel settore ospiti presenti una 40ina di unità circa di tifosi calabresi, anche loro di composizione interamente ultras. Si divertono a cantare per la loro squadra, cori goliardici e originali, senza un secondo di pausa. Si segnala qualche coro offensivo nei loro confronti da parte della Sud stabiese, a cui i catanzaresi però non daranno risposta. Sul campo finisce 1 a 1.

Emilio Celotto.