I derby sono sempre partite speciali, dal gusto diverso. Mettono a confronto due realtà tra loro vicine, richiamano alla luce partite storiche, riempiono le tribune. A Noto è stato un derby vero, vecchio stampo. Tremila presenti, tantissimi gli ospiti.
Gli aretusei, giunti in massa nella città barocca, hanno riempito del tutto il settore loro riservato: 375 i presenti in questo angolo di stadio. Tuttavia, grazie alla lodevole iniziativa della società di casa che ha messo a disposizione degli ospiti un ampio settore della tribuna, quasi (all’incirca…) altri 500 tifosi azzurri hanno potuto assistere a questa partita.
La tribuna di casa si presentava piena, clima disteso e piacevole sugli spalti. Un sentimento di amicizia lega le due tifoserie. Prima del match gli ultras del Noto salutano la tifoseria avversaria. Tutti i presenti applaudono.
All’ingresso delle squadre in campo, la curva ospiti si colora d’azzurro, mentre grazie alle numerose torce, gli ultras netini danno una forte carica ai propri ragazzi, di ritorno nel loro stadio dopo due anni nei quali hanno giocato su campi neutri; viene inoltre srotolato uno stendardo granata.
Le squadre in campo mettono del loro, dando vita ad una partita maschia. Uno striscione aretuseo, verso il ventesimo minuto, con scritto: “NOTOriamente ultras”, contribuisce ad alimentare il clima di grande amicizia fra le due tifoserie.
Grazie ai cori, al calore e alle tribune gremite di persone si ha l’impressione di assistere ad una partita di altri tempi. Un incitamento costante per tutti i novanta minuti.
Sul finire del primo tempo, grazie ad un rigore, gli ospiti sbloccano il risultato. Il Siracusa esulta sotto il proprio settore. Alla ripresa la squadra di casa riesce prima a pareggiare e poi a ribaltare il risultato, mandando la tribuna in visibilio.
Il Noto, ben sostenuto dai propri ultras, tenta di mantenere il vantaggio, ma il pari aretuseo arriva a pochi minuti dal termine, scatenando la gioia del settore ospiti. Le battute finali del match si vivono in un clima di calcio vero. Un mix di palpitazioni, ansia e incitamento della propria squadra.
La partita termina due a due, ma l’aspetto più bello di questa domenica rimane il clima sereno e di totale amicizia che si è creato all’interno del Palatucci. Prova di maturità da parte degli spettatori in tribuna, ottima “convivenza” sugli spalti fra i tifosi delle due squadre.
I giocatori, che non possono far altro che essere grati ai tifosi per il sostegno avuto, vanno a ringraziare sotto i rispettivi settori. Il Siracusa si reca anche sotto la parte di tribuna di casa dove erano collocati i propri tifosi. Una Domenica, una partita di quelle a cui bisognerebbe assistere più spesso sui campi da calcio.
Paolo Lo Castro.