Sfida di notevole interesse oggi allo Iacovone, si affrontano infatti il Taranto ed il Nardò, ovvero la seconda e la prima forza del girone. I cultori del movimento ultras, invece, dovranno assistere ad uno spettacolo ricco solo a metà, in considerazione del divieto imposto alla tifoseria neretina dall’Osservatorio. Non saranno passati inosservati, di certo, tutti i precedenti “incontri” tra queste due fazioni: particolarmente impressi nella memoria, specie in quella degli attori protagonisti, sono quelli risalenti alla stagione 2000/2001 in terra leccese.

Tensione alle stelle in casa rossoblù, dopo il “raid punitivo” (come etichettato da molte testate giornalistiche in prima pagina nei giorni scorsi) degli ultras Ionici nei confronti dei giocatori, di ritorno dalla trasferta di Torre del Greco, che ha visto soccombere il Taranto in malo modo. Proprio per questo motivo, Iacovone blindatissimo e presidiato capillarmente dalle forze dell’ordine nei varchi di accesso e in zona spogliatoi.

Ingresso in campo che è segnato da uno striscione nei confronti di Carlo Vicedomini, ex di turno, oggi capitano del Nardò: “Vicedomini la sfida che conta l’hai vinta tu!”, avendo superato quest’ultimo una dura battaglia per sconfiggere un brutto male che lo aveva colpito qualche anno fa. Applausi da ogni settore.

Dal punto di vista canoro, gli ultras della Nord poi si renderanno protagonisti di un’ottima prestazione nella prima parte di gara. L’incitamento risulta infatti costante, con picchi di notevole intensità in seguito ai gol siglati dal bomber Genchi, che hanno permesso agli Ionici di raggiungere il pareggio dopo essere stati per ben due volte in svantaggio.

A seguire ottime manate e cori a ripetere, con l’esposizione di un secondo striscione, questa volta rivolto chiaramente alla squadra: “Chi non ha voglia di sudare, se ne può anche andare”. Seconda parte di gara vissuta un po’ in sordina, con un bel po’ di fischi che accompagneranno la squadra al rientro negli spogliatoi al termine dei novanta minuti, in seguito ad un pareggio che, ai fini della classifica, serve a ben poco.

Fabio Mitidieri.