Si gioca (finalmente) di domenica pomeriggio una sfida che vale molto per quanto riguarda la classifica, con i padroni di casa impegnati ad assicurarsi un posto nella griglia dei play off e con gli ospiti che cullano il sogno di raggiungere il balbettante Bologna al secondo posto, il che vorrebbe dire promozione diretta.

Il pubblico di casa torna ad incitare la squadra tra le mura amiche dopo una contestazione civile e costruttiva. Le parti si sono chiarite, dopo qualche incomprensione, ed è tornata la pace, condizione indispensabile per raggiungere l’obiettivo che man mano si sta materializzando.

Niente pubblico delle grandi occasioni ma Curva Nord che si presenta in buona forma, con un bel gruppo di ultras che staziona a centro settore voglioso di incitare la squadra. Gli ospiti arrivano divisi in due tronconi, i primi a mettere piede all’interno del settore ospite sono i tifosi dei club, mentre l’arrivo degli ultras ciociari avviene pochi minuti prima del fischio d’inizio. Gli ultras ospiti attaccano al centro un paio di pezze, tra le quali fa bella mostra di sé un tricolore con la scritta “Ciociari” e dietro di queste riescono a compattarsi. A livello estetico sfoggiano diversi bei bandieroni che vengono agitati per buona parte dell’incontro ed ad inizio partita mostrano pure qualche palloncino giallo-blu. Nella prima fase dell’incontro si mostrano compatti e riescono ad offrire un tifo corale non da poco, ma man mano che trascorre l’incontro, a sostenere il proprio undici resta lo zoccolo duro degli ultras. Molti cori per la squadra si fondono con le numerose offese che inviano ai vicini di casa del Latina, del resto il derby è ancora “fresco” e viste le numerose polemiche che sono state create per la partita in questione, era scontato che dovesse essere intonati certi cori.

Parlando di rivalità, non si può non menzionare quella che intercorre tra livornesi e frusinati. Anche in questo pomeriggio le cose vengono messe subito in chiaro nel prepartita, appena gli ospiti mettono piede nel settore ospite: ”Voi siete come Latina” ed un più diretto “Frosinone vaffanculo” sono due dei cori che partono dalla Curva Nord e trovano immediata risposta degli ospiti che non si lasciano certo intimorire. Sono ancora i livornesi che cercano la contrapposizione con gli odierni avversari, intonando un paio di cori a sfondo politico ai quali gli ospiti rispondono intonando l’Inno di Mameli.

Padroni di casa che, pur senza strafare, riescono a tenere il tifo vivo per tutti i novanta minuti, con alcuni picchi interessanti che denotano un potenziale non da poco. In alcune circostanze viene coinvolta gran parte della curva, in altre è solamente la zona centrale a reggere l’urto. A livello estetico i livornesi si affidano solamente a qualche bandiera: si può ben dire che in questo pomeriggio, la tifoseria amaranto punti solo ed esclusivamente sulla voce, sperando di poter ottenere dalla squadra gli attesi tre punti.

Sul terreno di gioco le emozioni si contano col lumicino, il Frosinone sembra controllare bene la partita mentre il Livorno avanza più con il cuore che con le idee. Qualche episodio scalda un po’ gli animi, le due tifoserie toccano qualche buon picchio ma, soprattutto nella seconda frazione, gli ospiti viaggiano molto più a corrente alternata, con qualche pausa più prolungata e con la parziale perdita di compattezza.

Il risultato non si sposta da quello di partenza ed i ventidue protagonisti vanno sotto i relativi settori per un rapido scambio di applausi. Chi si prende una razione doppia di applausi è l’ex di turno, l’attaccante Dionisi militante attualmente nel Frosinone, che viene “beccato” per buona parte dell’incontro dalla gradinata ma, al termine dello stesso, viene calorosamente salutato dalla Curva Nord. Questione di punti di vista ma contestare per partito preso non è mai una mossa che denota spirito critico.

Valerio Poli.