Si gioca di mercoledì pomeriggio il Memorial “Mario Mancini”, che è ormai giunto alla ventiduesima edizione ed è intitolato all’indimenticato diesse rossoblu, deceduto a Milano mentre era impegnato nel calciomercato del suo Gubbio. Purtroppo, un po’ il giorno infrasettimanale ed un po’ l’orario fanno sì che il pubblico allo stadio non sia composto da più di 300 persone. Ci mette del suo anche la vicenda del calcio-scommesse, triste consuetudine del calcio italiano di questi anni, che contribuisce ad allontanare ulteriormente la gente dagli stadi.

Gli ultras eugubini saranno una quindicina e prenderanno posto nel solito settore di curva, con 4-5 pezze attaccate alla recinzione e due bandiere fatte sventolare con buona continuità. A livello corale invece, faranno 3-4 cori accompagnati da battimani. Nel secondo tempo diverse persone andranno via, ma comunque rimarrà la pezza per i diffidati con dietro una decina di ultras.

Gli ospiti, con mio grande stupore visto giorno infrasettimanale, ma soprattutto orario, distanza e la poca importanza della partita, arriveranno in circa 25 unità a dieci minuti dalla fine del primo tempo. Sistemati gli stendardi, sul finale di questa prima frazione, intoneranno un coro secco con battimani. Nel secondo tempo, ancora cori secchi ma sporadici, accompagnati da battimani e mani alzate. A fine partita applaudono ed incitano la squadra, appena ripescata in serie B ai danni del Teramo, coinvolto appunto in un caso di illecito sportivo.

Un plauso ad entrambe le tifoserie per aver presenziato in una partita dove il risultato contava davvero poco.

Marco Gasparri.