Partita senza senso ai fini della classifica: Brescia ad un passo dalla Serie C, Bari fuori dai playoff. La partita fine a sé stessa diventa spesso un contorno indigesto, da evitare soprattutto per i palati fini degli occasionali.

Raggiungo il San Nicola con la consapevolezza, a prescindere, che oggi avrei avuto di fronte una tifoseria ospite che non avrebbe bucato la trasferta, e una tifoseria di casa che sta rivivendo una seconda giovinezza. Da Brescia arrivano circa una cinquantina di sostenitori. Entrano a partita abbondantemente iniziata, ma poco contava oggi se non solo la presenza. Una presenza prevista, come detto, annunciata e apprezzata da tutti, dispiace solo che la tessera del tifoso abbia tenuto lontano quella seconda fetta di pubblico bresciano che ha deciso di remare ad oltranza in direzione contraria alla tessera.

I presenti entrano compatti al ventesimo del primo tempo. Vocalmente si sentono poco, i loro cori sono diretti contro società, giocatori e forze dell’ordine. Non mancano nemmeno gli sfottò contro i baresi. Qualche attimo di tensione con i tifosi della curva sud, ma tutto torna nella normalità in pochi attimi. Bella anche la sciarpata, fitta e compatta. Un plauso per i km macinati, solo per l’onore del gruppo, niente di più.

Il pubblico barese chiude questa stagione in casa, con l’ennesima performance positiva, nonostante stimoli obiettivi e speranze mancanti. Dicevo della seconda giovinezza: si chiude l’annata di una Nord nata dalle ceneri degli Ucn, la cui organizzazione ha raggiunto picchi d’entusiasmo e automatismi di un tempo.

Oggi una prova esemplare sugli spalti, come spesso è successo in questa stagione. Si festeggia anche la promozione in B dei salernitani. Ripetuti sono gli sfottò contro i bresciani e ripetuto più volte il coro “Meritiamo di più”.

A margine di questa gara, nel complesso, si può dire che hanno vinto le due tifoserie. Senza di loro sarebbe stata una partita piatta ed è solo grazie a loro se gli occhi dei semplici tifosi si siano riempiti di quel movimento, di quel colore e di quella passione che in campo non si sono nemmeno intravisti.

Per l’ultima volta in questa stagione, non voglio dimenticare nemmeno i non tesserati della Sud, che oggi ho rivisto nel loro settore, la cui sola presenza vale la difesa ideale di un principio e proprio per questo non va sottovalutata.

Massimo D’Innocenzi.