Lecce-Cosenza è stata sempre una partita sentitissima per entrambe le tifoserie ma, a differenza di precedenti illustri, dove c’era in palio la Serie A, oggi l’incrocio tra Lupi giallorossi e rossoblù è una normale partita di Lega Pro, per di più imbruttita sugli spalti dai tempi e dalla mannaia delle diffide sempre pronta a tagliare la tifoseria giallorossa. I cosentini, presenti in 70 unità circa al “Via del Mare”, non nascondono i residui del loro odio verso il Lecce e scandiscono il loro arrivo con cori ostili. Dalla Curva Nord una sostanziale indifferenza accompagna l’inizio della partita. A pochi minuti dal fischio d’inizio, la frangia calda del tifo leccese tuona con i cori pro-Stefano Cucchi: “Siamo tutti Stefano Cucchi” regala brividi a qualunque uomo colpito dall’ingiustizia per questo ragazzo. C’è anche il successivo richiamo alla memoria di Gabriele Sandri, in vista dell’11 novembre, ricordato nel capoluogo salentino con l’ormai consueta iniziativa di donazione sangue presso il locale nosocomio, promossa dalla fondazione che porta il nome del compianto ultrà laziale. Dopo questi momenti toccanti, il tifo giallorosso prosegue costante con i soliti cori secchi. Da segnalare nella Nord leccese il ritorno di molti diffidati.

Testo di Gabriele De Pandis
Foto di Michel Caputo