Per questo weekend decido solo all’ultimo di seguire il match di alta classifica della serie cadetta tra Perugia – Benevento che si disputa in posticipo alle ore 18. A sei giornate dal termine del campionato le due squadre si giocano un posto nei play off e la sfida odierna può essere un’importante spartiacque, trovandosi rispettivamente al settimo e sesto posto divise da appena tre punti: chi uscirà vincitore potrà continuare ad ambire ad un posto nella serie maggiore.

Oggi allo stadio “Curi” più di diecimila persone affollano l’impianto, con gli ultras biancorossi che sono tra i promotori di una lodevole iniziativa benefica, raccoglieranno infatti fondi per l’associazione “Casa Accoglienza Emmaus Lidarno”, impegnata nel supporto ai disabili.

Quando parte l’inno, come sempre la Nord apre con una sciarpata, nonostante la gente non sia entrata tutta per via delle lunghe file al prefiltraggio. Nemmeno della parte ultras beneventana si vede traccia: entreranno leggermente in ritardo, bandieroni alla mano, sistemandosi nella parte bassa del settore ospiti con vari drappi e cominciando a sventolare fin da subito diversi bandieroni, ma perdendosi il gol su rigore di Viola al settimo minuto.

La partita sarà un turbine di emozioni fino alla fine, con cambi di fronte e gol che si susseguono. Andando con ordine, la curva umbra capisce l’importanza che la partita riveste e parte subito bene, facendosi sentire con una buona intensità, poco importa se il Benevento passa in vantaggio tanto più che tre minuti dopo prima il nordcoreano Han e poi il “romanista” Sadiq quattro minuti dopo, capovolgono il risultato. La curva perugina quasi non crede ai propri occhi e festeggia con alcune torce, senza che il nuovo pareggio ospite dopo altri cinque minuti scalfisca il loro tifo. Copione che rimane immutato anche al 2-3 ospite nei minuti finali della prima frazione.

Nel secondo tempo gli ultras del Grifo continuano a offrire una prestazione da lustrarsi occhi e orecchie, continuando come se nulla fosse ad effettuare numerosi battimani ad accompagnare cori molto continui e sempre carichi d’intensità.

Poco prima della mezzora il Benevento segna il quarto gol, la curva Nord in un primo momento sembra risentirne, ma il tutto dura fortunatamente poco con gli ultras che si rialzano ed impreziosiscono la loro prova offrendo una seconda bella sciarpata con torcia sullo sfondo.

Gli ospiti sono gli stessi visti una settimana fa nella trasferta di Ascoli, molto colorati e con tanta voce in corpo. L’uno – due dei padroni di casa che non influisce né sulla loro continuità né tantomeno sul livello d’intensità, anzi continuano ad accendere torce e sventolare imperterriti i tanti bandieroni al seguito. Restano a petto nudo incitando gli Stregoni che in campo sparigliano le carte portandosi in vantaggio.

Nel secondo tempo continuano il loro personale show facendosi sentire ma soprattutto vedere dapprima con i cori a rispondere, dividendo in due porzioni simmetriche il settore, poi tutti abbracciati ed infine esultando per la doppietta di Viola arrivata sempre su calcio di rigore, poco prima della mezzora di questa seconda parte di gara.

Nell’ultimo quarto d’ora tifano inarrestabili fino al triplice fischio che consegna loro tre punti fondamentali, balzando al terzo posto a pari punti con il Palermo, ancora però con una partita in meno. Alla fine gli applausi sono elargiti a tutti, con i padroni di casa che applaudono i propri beniamini per l’impegno mostrato nonostante la sconfitta e con gli ospiti che fanno festa sotto al settore per, come detto poco sopra, la conquista di questi fondamentali tre punti. Una volta finito l’incontro tornerò in piazza per prendere il pullman che mi porterà direttamente a Milano senza passare per casa per un’altra avventura e successiva sfida in uno stadio della nostra penisola.

Marco Gasparri