Ultima giornata del torneo cadetto, al “Renato Curi” di Perugia va in scena un vero e proprio spareggio play off, con i padroni di casa costretti a vincere e tenere l’orecchio teso su Verona-Foggia, sperando che i pugliesi in lotta per la salvezza facciano lo sgambetto agli scaligeri. Di contro c’è una Cremonese in grande forma che dopo una strepitosa rimonta si attesta attualmente all’ottavo posto in classifica, in coabitazione proprio col Verona.

Sugli spalti ci sono 7.500 spettatori, in calo rispetto alle precedenti partite, segno che ormai la gente non crede più in un posto nei play off, ma gli ultras assiepano come sempre la Nord, che ovviamente risulta essere il settore più pieno. Dalla parte opposta, prendono posto circa duecento ultras lombardi, numero di tutto rispetto che confermano la netta crescita di questa tifoseria.

Per gli ultras perugini invece oggi è una data molto particolare da ricordare, si festeggiano infatti i trent’anni degli INGRIFATI, salutati con una coreografia molto bella: parte l’inno e gli ultras colorano la curva con diverse sciarpe, poi con l’entrata delle squadre in campo, nella parte centrale viene calato un bandierone con nome e anno di nascita del gruppo mentre sullo sfondo si stagliano i monumenti storici della città umbra e in basso lo striscione: “PER CHI C’ERA, CHI C’È E CHI CI SARÀ… DA 30 ANNI ORGOGLIO DELLA CITTÀ”. Ripiegato il bandierone, si alza uno striscione storico degli INGRIFATI accompagnato da torce, fumogeni rossi oltre a bandiere e stendardi del resto della curva.

Dopo appena cinque minuti ci pensa Vido a prolungare i festeggiamenti segnando il gol dell’1-0. Così fomentati per il vantaggio, partono subito forte i perugini effettuando dei bellissimi battimani, sventolando bandieroni e continuando ad accendere fumogeni rossi e qualche altra torcia. Il tifo è bello e di buona intensità per tutto l’arco della prima frazione, calando solo dopo il momentaneo pareggio ospite a ridosso dell’intervallo.

Nel secondo tempo la Nord parte con meno spinta, pur rimanendo su livelli discreti. Dopo pochi minuti dalla ripresa viene esposto uno striscione per l’indimenticato Nevrite, poi il tifo rimane abbastanza continuo, differenziandosi per i tanti battimani e per il colore garantito dalle diverse bandiere.

A cinque minuti della fine, il miglior giocatore in campo, Kouan, sigilla la propria prestazione segnando il gol del vantaggio e facendo esplodere la Nord che, subito dopo, effettua una bella sciarpata durante la quale Vido sigla la terza rete e la sua personale doppietta.

Gli ospiti aprono la contesa anche loro effettuando una bella sciarpata, fitta e colorata pure con stendardi e bandiere. Nella prima parte di gara offrono un bel tifo, fatto di un buon numero di battimani, enfatizzati visivamente da quanti decidono di seguire la partita a petto nudo.

Al minuto quarantaquattro il pareggio di Piccolo alimenta le speranze di un posto play off, così nel secondo tempo, con i risultati favorevoli degli altri campi, gli ultras grigiorossi offrono una prestazione importante, facendosi sentire spesso e bene. A cinque minuti della fine il Perugia passa in vantaggio, ma pur vedendo svanite le loro residue speranze, gli ospiti alzano le sciarpe per compattare le fila e si renderanno autori ancora di altri cori, battimani e accenderanno pure una torcia.

Al triplice fischio finale, applausi per la squadra nonostante la delusione per il sorpasso in classifica dal Perugia che li vede chiudere il campionato in decima posizione. Applausi anche per i padroni di casa, che concludono noni ad un punto dal duo Cittadella-Spezia e fuori dai playoff, anche se sulle spalle del Palermo pende la sentenza della giustizia sportiva che potrebbe riscrivere la classifica di questo torneo cadetto che, da inizio stagione, non trova pace.

Marco Gasparri