17-02-2018: Perugia – Palermo 1-0
Serie B

È un sabato di metà febbraio, in una giornata piovigginosa e fredda, che si disputa l’interessante incontro della ventiseiesima giornata del campionato cadetto, quello tra Perugia e Palermo. Gli umbri stazionano a metà classifica disputando un torneo fatto di alti e bassi, mentre i siciliani si trovano al terzo posto in graduatoria anche se reduci da due sconfitte consecutive. Incontro interessante ovviamente non solo sul rettangolo di gioco, ma anche sugli spalti, dove ci sono diverse novità soprattutto tra le fila dei padroni di casa.

Arrivo nella città del cioccolato ed una leggera pioggia mi dà il benvenuto e dopo un pasto veloce mi dirigo subito al vecchio, ma sempre affascinante “Renato Curi”, con immancabile visita allo store e al museo (che spero venga ampliato, perché ci sono tante cose interessanti sulla storia del Grifo che meritano di essere approfondite ulteriormente).

Il brutto tempo, sommato ad un Perugia che non riesce a brillare, non invogliano ad andare allo stadio, seppur anche quest’oggi siano presenti oltre ottomila spettatori, ma inevitabili sono i vuoti un po’ in tutti i settori dell’impianto del capoluogo umbro.

Nel settore degli ospiti invece, prendono posto oltre un centinaio di tifosi arrivati con un pullman, qualche furgone e diverse macchine private, con gli ultras che si sistemano in basso, accanto alla curva adiacente.

La Nord perugina si presenta con una grande novità, infatti i gruppi hanno deciso di fare quadrato raggruppandosi dietro “OSTINATAMENTE A.C. PERUGIA”, un unico striscione, pur non rinunciando ai vessilli personali e continuando a vivere autonomamente il proprio gruppo.

Prima del via viene presentato il nuovo acquisto Alino Diamanti, vecchia conoscenza del calcio nazionale, che saluta il suo nuovo pubblico, ricevendo applausi in cambio, prima di accomodarsi in tribuna a seguire la partita dei suoi nuovi compagni.

Con l’ingresso delle squadre, la curva si colora grazie ad una bella sciarpata e allo sventolio di bandieroni e bandiere. Anche il settore dei palermitani è bello colorato per via dei quattro bandieroni sventolati assieme a molte bandierine di colore rosa.

I biancorossi partono bene e con una discreta dose d’intensità corale per poi stabilizzarsi su livelli leggermente inferiori delle precedenti occasioni (con l’indubbio condizionamento del meteo), irrobustendo il loro impatto scenico con degli interessanti battimani.

Passando agli ospiti, finalmente riesco a vederli dal vivo dopo tantissimo tempo e dopo un periodo di enormi trasformazioni avvenute nella loro realtà ultras. Posso dire che mi sono piaciuti, anche nel numero. Il loro tifo comincia prima dell’ingresso delle squadre, quando si fanno sentire con battimani e potenti cori a rispondere. Nella prima frazione il tifo è continuo, con cori molto sostenuti e diversi temerari che sfidano il freddo a torso nudo. Molto ben eseguiti i battimani ed i “treni” effettuati grazie anche al tamburo, belle le sbandierate seppur non così continue come i dirimpettai perugini. Non troppa simpatia fra le tifoserie, con i palermitani che rompono per primi gli indugi effettuando un coro contro gli avversari.

Nella ripresa il Palermo fa il gioco e cerca di portarsi a casa i tre punti, nonostante ciò la curva perugina, dopo un inizio soft, capisce il momento ed aumenta l’intensità dei cori per aiutare la squadra ad uscire da questa fase di difficoltà, ergendosi letteralmente al ruolo di dodicesimo uomo in campo. Cori ben tenuti sostenuti da battimani efficaci e numerosi. Quando la partita sembra avviata a concludersi sullo 0-0, bomber Di Carmine, due minuti dopo il novantesimo, sigla il gol vittoria che fa esplodere tutto lo stadio in un grido liberatorio e prolungato, per un’esultanza tutt’altro che contenuta.

Anche nella seconda frazione, gli ospiti non fanno mancare il loro supporto alla squadra, cantando sempre tanto ed accompagnando i cori con diversi battimani. Nonostante l’alta intensità dei padroni di casa, cercano comunque e caparbiamente di farsi sentire, pur non sempre riuscendoci e pagando lo scotto con qualche inevitabile piccola pausa. Aumentano anche il numero delle sbandierate, ma vengono poi delusi dal gol perugino arrivato in pieno recupero.

A fine partita applaudono lo stesso la squadra, nonostante sia arrivata alla terza sconfitta consecutiva e veda aumentare il divario in classifica dalle due battistrada Frosinone ed Empoli. Da segnalare, durante la gara, un paio di cori contro Zamparini e diversi contro i catanesi. Inoltre da segnalare, attaccata alla balconata, una bandiera romanista per un’amicizia che dura da molti anni a questa parte.

Marco Gasparri