03-09-2017: Perugia – Pescara 4-2, Serie B.

Dopo aver visto il derby laziale di serie D Rieti – Latina, ritorno alla macchina e lasciatomi alle spalle il capoluogo sabino, mi avvio verso la superstrada direzione Terni e poi la E45 fino a Perugia, dove questa sera assisterò all’interessante incontro PerugiaPescara.

Fortunatamente arrivo in orario decente, ma non abbastanza presto da evitare la chiusura della strada che porta allo stadio passando sotto al settore ospiti, per cui ritorno in tangenziale e mi faccio un altro giretto per tornare dalla parte opposta da cui sono arrivato e imboccare l’uscita successiva. Arrivo nei pressi dello storico “Renato Curi” che è ancora presto per l’inizio della partita, fissato alle 20:30 (questa giornata si disputa la domenica in quanto la Serie A riposa per gli impegni della Nazionale), così posso godermi tranquillamente il riempirsi dei vari settori dello stadio.

Passando sotto la Nord, cuore pulsante del tifo biancorosso, rimedio un volantino in cui i gruppi della curva spiegano le valide motivazioni in cui questa sera, a partita in corso, abbandoneranno gli spalti in segno di solidarietà verso i ragazzi colpiti da diffida, e cosa importante, invitando pure i tifosi a fare lo stesso in quanto ogni tifoso potrebbe ritrovarsi a vivere queste situazioni.

Per questa seconda giornata di campionato e prima partita casalinga del Perugia accorrono nell’impianto perugino oltre undicimila spettatori, di cui circa trecentocinquanta di fede biancazzurra. Il confronto presenta pure delle strane coincidenze in quanto le due squadre, nel turno precedente, hanno superato con lo stesso punteggio di 5-1 le rivali.

Con l’inno perugino sparato dalle casse acustiche si apre la sfida tra le due fazioni, con i biancorossi che propongono una bella e fitta sciarpata a tutta curva, mentre nel settore ospiti si sventola qualche bandiera, ma il grosso dei gruppi deve ancora entrare e questo salta subito all’occhio.

I perugini nel primo tempo partono subito forte, sia come intensità corale che mostrando discreti battimani e bandiere sempre al vento. Passati una decina di minuti entra tutto insieme il blocco degli ultras pescaresi, che prende posto in basso, colorando il settore sventolando delle bandiere e con qualche tifoso già presente che scende a dar manforte agli ultras. Appena finito di sistemarsi, gli umbri, danno loro il proprio personale benvenuto, facendogli un paio di cori contro a cui prontamente ricevono risposta. Per il resto gli abruzzesi sostengono molto bene i propri beniamini in campo, cantando per tutta la prima frazione e facendosi sentire molto bene, con una forte intensità.

Al ventitreesimo minuto il Perugia passa in vantaggio facendo esultare tutto lo stadio e con la curva che si colora accendendo un paio di torce ed un fumogeno, un artificio per ogni singolo gruppo. I pescaresi, nonostante lo svantaggio continuano ad incitare la squadra senza farsi intimorire ed accompagnando i cori con diversi treni di mani.

Alla mezzora i padroni di casa se ne vanno, come ampiamente annunciato nel volantino che distribuivano all’entrata della Nord, lasciando vuota la parte centrale bassa della curva, in segno di protesta contro le diffide piovutegli ingiustamente addosso in varie circostanze. Viene alzato a centro curva il significativo striscione per i diffidati: “SCUSATE… ANDIAMO A FIRMARE”, poi la curva accende una torcia e lancia in campo un paio di fumogeni rossi e fa esplodere tre bombe carta.

Sono lampanti le sensazioni che mi trasmettono questi gesti e che penso provi la stessa curva biancorossa: rabbia, frustrazione ed impotenza dinnanzi questi abusi. Ma dopo il fumogeno lanciato in campo ed alla seconda esplosione, non tutti la pensano come il sottoscritto, e la gente della tribuna comincia a rumoreggiare ed alla terza esplosione inveisce contro la curva che prontamente risponde.

L’apice della tristezza viene raggiunto quando un tifoso della tribuna strilla “arrestateli!” come se una protesta o lo scoppio di qualche petardo meritasse davvero l’arresto. D’altronde cosa importa se dei ragazzi saranno costretti a firmare invece di poter seguire la partita con i propri amici, a chi interessa dei guai giudiziari che dovranno subire con la conseguente spesa da affrontare, l’importante è non disturbare e non far sospendere la partita. Giuro che quei sentimenti per un attimo li ho provati anch’io ed ho pensato che in fondo è giusto così, sì alla fine ci meritiamo tutto ciò: strade dissestate, spaccio, prostituzione, tasse a dismisura, leggi su leggi che alla fine servono solo allo Stato esclusivamente per far cassa. Magari per queste cose non ci si sbraccia così tanto, ma guai a disturbare lo spettacolo dei giocatori in campo. La cosa bella è che dall’altra parte i rivali abruzzesi solidarizzano cantando il coro “libertà per gli ultras”, ricevendo l’applauso della curva, e subito dopo gli stessi cantano un coro contro, ribadendo la rivalità, come è giusto che sia.

Al trentaseiesimo il Perugia raddoppia con il coreano Han e mi piace pensare tra me e me che il gol sia dedicato proprio a tutti quei ragazzi diffidati impossibilitati ad andare allo stadio perché costretti a firmare.

Nella seconda parte di gara gli ultras umbri tornano sugli spalti pronti ad incitare nuovamente la squadra, anche se a far festa sono gli ospiti che accorciano le distanze dopo appena sette minuti, grazie al gol di Brugman che fa alzare il volume dei cori, peraltro già alti, degli abruzzesi. Non solo gli spalti, ma anche il campo regala il giusto mix di emozioni ed ecco che al quarto d’ora il Perugia fa di nuovo esultare i suoi sostenitori per il gol del 3-1 con la curva che accende un paio di torce, una in zona BRIGATA ed una in zona INGRIFATI.

La partita continua ad offrire emozioni a ripetizione e soprattutto capovolgimenti di fronte improvvisi, tanto che dopo un paio di minuti il Pescara accorcia le distanze su calcio di rigore dando nuovamente speranza ai propri sostenitori, che non mollano niente e continuano a tifare in maniera esemplare con molti battimani e un bello sventolio di bandiere. Il Perugia però taglia definitivamente le gambe agli ospiti quando al ventitreesimo Di Carmine segna il gol vittoria che fissa il risultato sul definitivo 4-2, andando ad esultare sotto la curva.

Alla mezzora la curva biancorossa effettuerà una bella sciarpata, con l’accensione di una torcia. Entrambe le tifoserie comunque non si sono risparmiate ed hanno tifato praticamente sempre e nei minuti finali pure la curva pescarese accende un fumogeno a dare quel tocco di colore in più. C’è ancora tempo per l’accensione dell’ennesima torcia da parte degli INGRIFATI, prima che l’arbitro fischi la fine della partita che manda le squadre a ricevere gli applausi delle rispettive tifoserie. Poi con i giocatori ormai negli spogliatoi ci sarà ancora qualche scambio di cori poco amichevoli tra le parti.

Sinceramente questa sera ho visto due tifoserie in salute, già pronte per essere protagoniste in questa interessante serie cadetta piena di squadre storiche e tifoserie blasonate. Vado via con la consapevolezza di essermi divertito e la promessa di tornare a vedere entrambe le tifoserie in altre circostanze e magari con il rientro, prima del tempo, di qualche diffidato per quanto riguarda la curva biancorossa.

Marco Gasparri.