Dove eravamo rimasti? Ah già, era finita con lo stomaco sottosopra grazie alla ignobile sconfitta casalinga con l’Olbia di mister Brevi seguita dal Gorgonzola andato di traverso per una trasferta mai potuta affrontare mentre la situazione sanitaria in Italia stava rapidamente degenerando. Insomma, coronarie tranquille ma fegato ingrossato. Poi è successo ciò che tutti conosciamo ed abbiamo vissuto. Ed il calcio, giustamente, muto. Sono passati 7 mesi da allora, sicchè ora l’attesa è spasmodica e la ripartenza di domani è carica di significati anche di segno opposto. La quiete per l’iscrizione al campionato finalmente senza incognite, la serenità per un ritiro normale, l’orgoglio di non essere più considerati dei comprimari. Per contro, la preoccupazione per una concessione dello stadio che proprio non ne vuole sapere di essere firmata, i dubbi per un mercato che, seppur non ancora terminato, non decolla, l’amarezza per non poter seguire la partita allo stadio. Il tutto condito dal possibile – ma ora scongiurato – sciopero dei calciatori.
Da domani quindi, si ricomincia e la sofferenza per noi, costretti davanti alla TV, sarà doppia. A volerla dire tutta, dalla nascita dei Pesi Massimi, più di sei anni fa, sarà la prima partita di campionato senza il nostro striscione; questo per sottolineare quanto pesi questa rinuncia forzata. Peraltro, quando potremo tornare a calcare i gradoni di uno stadio, vorremmo poterlo fare alla nostra maniera, con striscioni, bandiere e cori. Il calcio non è teatro e piuttosto che una presenza parziale e regolamentata, preferiremmo attendere il maturare di tempi migliori, giacché abbiamo visto troppa gente soffrire e morire e che le priorità ora sono altre, dalla ripartenza delle scuole all’economia ed al lavoro che stentano a riprendersi. Sarebbe bello ritrovarci per festeggiare sul Sacro Prato (naturale, sintetico o misto che sia!) la promozione o l’approdo in finale. Tutti uniti in un grande abbraccio e senza mascherine, che poi sarebbe la più grande vittoria… che dici Como, ci proviamo?