Ripartiamo di nuovo da questa foto, l’emblema del finale dello scorso campionato. Tutti a terra. Ora lo siamo anche noi, dopo la sentenza del CONI che ci costringe ad un altro anno tra i dilettanti. Mai avremmo voluto vivere questo epilogo, anche se le premesse c’erano tutte, eccome se c’erano: In una stagione gestita (questa si!) da dilettanti veri, con un allenatore di facciata ed uno reale sbraitante in tribuna con tanto di smartphone sempre pronto a dettare le mosse tattiche alla panchina, uno dei due proprietari capace di lamentarsi per le presenze allo stadio (vergognati!) salvo poi gestire la società in maniera ignobile, fregandosene dei tifosi stessi così come della storia e della tradizione della squadra lariana (dopo 111 anni di storia, c’è voluto lui per vedere il Como giocare in maglia verde…), l’altro proprietario capace di autentici voli pindarici in uno spreco di proclami dissoltisi come neve al sole in un regolamento di conti tra soci del quale noi conosciamo solo l’epilogo.
Le vicende di queste ultime settimane hanno poi dell’inverosimile. Dalle dichiarazioni del post partita di Carate alle prime scadenze sono passati due mesi ma lorsignori, tanta lingua ma poca sostanza, non sono stati capaci di presentare le garanzie economiche richieste, andando a colmare le mancanze con soluzioni fantasiose come quelle dei bonifici. Il ricorso presentato senza ovviare alle fideiussioni mancanti, poi, è un insulto alla clemenza del collegio giudicante il ricorso.
Ed ora?
Da tifosi siamo si spiazzati da una notizia che francamente non avremmo mai voluto sentire; allo stesso modo la nostra indole di tifosi ci mette in condizione di poter assolutamente confermare la nostra presenza a tutte le gare degli azzurri, sia in casa sia in tutte le trasferte, come nostra consuetudine. Ci rifiutiamo però di sottoscrivere l’abbonamento stagionale, essendo questo inteso come atto di fiducia verso la società. Non ci fidiamo più di questi signori, vogliamo affermarlo a chiare lettere per non lasciare più nessun alibi a chi sta giocando con i nostri sentimenti. Siamo altresì prontissimi a dare una mano a chiunque volesse prendere il posto di questa gente, anche se con un programma più modesto ma serio.
IL CREDITO È FINITO, PRIMA VE NE ANDATE, PIÙ NE SAREMO FELICI.