Per la quarta giornata del girone di ritorno, si scontrano al “Curcio” di Picerno due formazioni con ambizioni diametralmente opposte. I rossoblu padroni di casa, lanciatissimi in zona playoff a stretto ridosso delle grandi del girone, cercano di consolidare al meglio possibile la propria posizione per avvantaggiarsi in vista della definizione della griglia dei playoff. La Fidelis Andria al contrario cerca di strappare con le unghie e con i denti qualche punto prezioso per, al contrario, arrivare ai playout in condizione di godere di qualche beneficio tattico-strategico prima ancora di scendere in campo. Anche perché verosimilmente parlando, la squadra federiciana non sembra quest’anno nelle condizioni mentali e tecniche per strappare una miracolosa salvezza diretta e oltretutto anche i primi responsi successivi al mercato di riparazione, purtroppo per i tifosi, non sono confortanti in tal senso.
La contesa sul rettangolo verde è però a senso unico, dominata dal Picerno che si impone con un tre a uno senza troppa fatica. Anche sugli spalti però c’è un netto ed antitetico contrasto ad appannaggio degli andriesi. Nonostante la deludente stagione e l’altrettanto deludente gara, gli ospiti sfoderano una buona prestazione, contraddistinta da tanto colore fornito da bandiere e due aste costantemente al vento. Come da tempo avviene, l’unico striscione è “Solo per l’Andria”, sintesi della posizione maturata dalla tifoseria fortemente avversa all’operato della società che anche in quest’occasione è stata puntualmente contestata.
Enigmatica infine la risposta del pubblico picernese che, nonostante anche in questa stagione il loro sodalizio si confermi fra i migliori della categoria, conferma un seguito molto timido da parte degli sportivi locali. Ancora più difficile interpretare l’evoluzione del movimento ultras nella piccola cittadina lucana che, nonostante i soli 6.000 abitanti, nel recentissimo passato esprimeva addirittura due anime diverse, una un po’ più folkloristica l’altra più ultras nelle sue attitudini. Oggi resta un piccolo gruppo di ragazzi che appende la pezza “Picernesi” ma in sostanza le note di cronaca si limitano a questo.
Pier Paolo Sacco