A fine gennaio un comunicato diramato a firma Essepienne, annunciava il ritorno in casa e in trasferta del gruppo, a un anno di distanza dall’ampio numero di daspo che lo colpirono e lo costrinsero a ripensare alle sue attività.

Il ritorno sulla scena risale alla gara interna persa 3-1 contro il Taranto, mentre questo mercoledì li vede di nuovo al cospetto di un’altra corazzata di questo campionato di Serie D, il Picerno, questa volta però affrontato in trasferta.

Dopo aver rimediato una seconda sconfitta in quel di Pomigliano, questa terza partita dal loro ritorno sugli spalti vede al seguito uno zoccolo duro di una cinquantina di unità speranzose di sovvertire i pronostici sulla carta avversi.

La stagione esaltante del Picerno non cammino purtroppo di pari passo con l’entusiasmo che lecitamente ci si attenderebbe dal suo pubblico, almeno in termini numerici: circa 400 le presenze sugli spalti del “Curcio”. Non manca comunque il colore del pubblico di casa e dalla parte opposta, non manca il colore nemmeno nel settore ospite dove sventolano con buona continuità numerose bandierine e qualche bandierone più grande.

All’ingresso delle due compagini in campo il contingente nolano si presenta compatto e deciso. Nonostante la squadra non giri come dovrebbe o quanto meno come loro vorrebbero, per quel che possono ci mettono tutto il fiato possibile facendosi sentire con buona continuità e potenza grazie ad alcuni cori secchi sui quali incentrano preponderantemente la loro prestazione, supportati da una serie di battimani con i quali dare tregua alle ugole. 

In campo va tutto come da copione e il Nola rimedia l’ennesima sconfitta, ma per il manipolo ospite si chiude una parentesi comunque positiva sugli spalti. Non ultimo, da segnalare in mezzo ai bianconeri la presenza degli amici di Sora.

Testo di Massimo D’Innocenzi.
Foto di Pierpaolo Sacco.