Alla vigilia, quello fra Picerno e Potenza era stato definito come il derby della paura. Entrambe le squadre navigano infatti nei bassifondi della classifica ed una sconfitta oggi potrebbe quasi certamente costare cara ad uno dei due trainer. In tal senso e a margine di questa gara che finisce con un nulla di fatto, da un lato il mister del Picerno Longo, scampato per ora alla tempesta è apparso sereno e tranquillo, anche se martedì i melandrini, come tutte le squadre del girone, torneranno di nuovo in campo affrontando in trasferta il Latina, tra l’altro una delle squadre più in forma del momento. Sul versante potentino il mister Siviglia resta un sorvegliato speciale, visto il magro bottino di appena 6 punti in otto gare di campionato e anche per lui il turno infrasettimanale dovrebbe necessariamente recare un segnale di discontinuità, nel bene o nel male.

Lo stadio “Curcio” ha accompagnato questa sorta di spareggio salvezza con un colpo d’occhio notevole. Letteralmente polverizzata la prima scorta di 400 biglietti destinata agli ospiti che è stata poi rimpinguata con altri 200 tagliandi anche se, in ragione della vicinanza fra i due centri, in molti sono riusciti ad accaparrarsi biglietti per altri settori. Onde evitare problematiche di ordine pubblico proprio in relazione alla difficile gestione dei biglietti, la gara è stata inoltre trasmessa in diretta su un’emittente locale anche al fine di convincere a non partire quanti ancora non erano riusciti ad organizzarsi e speravano magari di trovare i botteghini aperti o una soluzione altra sul posto.

In tribuna centrale si rivide l’onorevole Caiata, ex presidente del Potenza nonché picernese di origini. Con lui anche il presidente del Picerno Curcio e l’attuale presidente della squadra ospite Macchia, che nelle recenti conferenze stampa aveva riservato qualche sottile stilettata alla precedente società.

La partita in campo, come detto, si conclude con un pareggio, un rocambolesco 2 a 2 in cui il Potenza si porta in vantaggio e addirittura raddoppia, ma poi spreca malamente e si fa raggiungere in pieno recupero. A fine gara mentre ovviamente più entusiasti sono i locali, per il Potenza che si è portato sotto il settore ospiti, non ci sono stati convinti applausi per una situazione comunque deficitaria, però non ci sono nemmeno stati fischi e contestazioni in virtù di un momento difficile che richiede l’unità di tutto l’ambiente per uscirne, senza contare la percezione potentina di un arbitraggio sfavorevole che ha costituito una sorta di attenuante per questo ennesimo rinvio dell’appuntamento con la vittoria.

Da martedì in poi la situazione si torna però a fare tremendamente seria. Non si può procrastinare oltre, ne va sicuramente del futuro immediato dei due tecnici ma anche, più a lungo termine, del futuro dei club in questa categoria.

Pier Paolo Sacco