Un dato di fatto è che Livorno sta riscoprendo la palla a spicchi, i numeri stanno lì a dimostrarlo, il derby tra le due compagini della città, da una parte la Pielle e dall’altra la Libertas, è stata la ciliegina sulla torta di un’annata che vede nuovamente il tifo cestistico sugli allori. Un tempo, ma davvero qualche decennio fa, era praticamente una regola fare la doppietta calcio – basket, in pratica molti sportivi uscivano dallo stadio dove aveva giocato il Livorno, percorrevano poche centinaia di metri e si andavano a vedere pure la partita di basket. Del resto la palla a spicchi a Livorno ha toccato livelli non indifferenti, nella mente di qualsiasi appassionato resta la finale contro Milano decisa all’ultimo tuffo, tanto per restare nel “lecito”; da aggiungere il fatto che quando il basket a Livorno era nella massima serie, il Livorno Calcio militava nelle categorie minori, perciò era normale un seguito piuttosto massiccio degli sportivi al palazzetto dello sport.

Passano gli anni, si susseguono le disavventure, resta la passione per uno sport e per un ambiente che poco ha a che fare con il fratello maggiore calcio. Il palazzetto non è lo stadio e le analogie del tifo e le abitudini dei tifosi non sono proprio le medesime. Ovviamente di fondo c’è la passione che non si può certo calcolare o definire, per il resto l’ambiente, pur essendo su di giri, è piuttosto pacato ed ordinato.

Anche all’interno del palazzetto il pubblico è veramente eterogeneo, si va dai bambini alla coppia ultrasessantenne, dal signore brizzolato che non disdegna una sana offesa al direttore di gara, alla signora che si sgola per tutta la partita. Quando si dice integrazione non si può certo non pensare ad un ambiente simile.

Il palazzetto non è un salotto né un teatro, il tifo è acceso e la vicinanza alla terna arbitrale ed ai giocatori avversari fa sì che in più di una circostanza, le offese ed i gesti non proprio da educande vengono indirizzati dai tifosi e recepiti dal mittente: un paio di volte le cose sembrano degenerare con qualche risposta piccante ma nel complesso si assiste più a diverbi a distanza che non agli sgradevoli faccia a faccia che spesso sono teatrali e poco altro.

Ambiente caldo, il pubblico è a ridosso del campo, i padroni di casa fanno sentire il proprio tifo e più che con gli avversari odierni, la rabbia viene indirizzata verso gli arbitri che evidentemente scontentano, e non di poco, gli sportivi livornesi.

In questo pomeriggio c’è pure un contingente ospite, da Montecatini arrivano una cinquantina di persone di cui almeno una ventina si posizionano a centro curva per incitare la propria squadra. Uno striscione, un tamburo, qualche bandiera, a livello di colore non sono affatto male ed anche a livello vocale si fanno sentire per buoni tratti della partita.

Partita che risulta essere molto combattuta, poi nell’ultimo quarto sono i padroni di casa che prendono il largo e sulle ali dell’entusiasmo si alzano pure i decibel del palazzetto, la Pielle riesce a strappare la vittoria e parte la festa della Curva Sud.

Valerio Poli