Se l’Arena Garibaldi registra il record negativo di presenze dall’inizio della stagione un motivo ci sarà e basta dare un’occhiata, anche di sfuggita, alla Curva Nord per evincere che la protesta intrapresa dai gruppi organizzati ha di fatto centrato l’obiettivo prefissato. Se la curva è praticamente deserta anche la gradinata, già di per sé limitata nella capienza, presenta larghissimi e inusuali vuoti.

Ma partiamo dall’inizio, dal vento che già spirava da qualche settimana, da un’Arena che ormai fa acqua da tutte le parti. Già il settore della Gradinata era di fatto riservato ai soli abbonati e negli incontri casalinghi con Como e Brescia la Curva Nord aveva puntato il dito, mettendo a nudo certe inadeguatezze che partivano dal basso numero dei tornelli passando dai restringimenti delle grate del prefiltraggio fino ad arrivare alla difficoltà a “leggere” i biglietti da parte dei dispositivi elettronici. Inevitabili dunque le code all’ingresso dello stadio con gli animi che si surriscaldano, la voglia di poter essere dentro ad inizio gara, visto che per questo si è pagato, infine le multe per l’uso non consono dei tornelli, tutti aspetti che hanno contribuito, numeri alla mano, a far sì che i biglietti venduti al botteghino calassero di partita in partita. Ormai è un problema antico, l’accesso allo stadio, in alcune piazze, è un labirinto nel quale è difficile districarsi e anche a Pisa, il “percorso sicurezza” è in realtà inviso a molti sportivi e le legittime invocazioni al dialogo sono cascate nel nulla cosmico, con un continuo rimpallarsi la responsabilità tra società e proprietà dell’impianto.

I gruppi della Curva Nord restano fuori, ma è palese anche l’assenza di molti tifosi e sportivi che oltre la curva stazionano stabilmente in gradinata, perciò l’attenzione è rivolta al settore ospiti dove i cremonesi si presentano con buoni numeri, forti anche di una posizione in classifica che vede i grigiorossi in lotta per i primi posti. Classifica a parte, è evidente in questi ultimi anni la crescita della Curva Sud soprattutto nei numeri: tra le mura amiche il colpo d’occhio è decisamente buono ed anche in trasferta non c’è da restare delusi. Pisa, in soldoni, conferma questo andamento.

Con un potenziale del genere e con un avversario assente, era logico aspettarsi una prestazione di livello ed invece il tifo a tratti stenta a decollare. La continuità è il fiore all’occhiello di questo pomeriggio della Curva Sud formato trasferta, ma per quanto riguarda la partecipazione si poteva sicuramente fare di più: a tratti è solo la parte bassa a sostenere la squadra mentre il contorno partecipa poco o nulla. Peccato perché oltre al numero anche l’aspetto estetico non è affatto male: a centro settore si sistemano gli Underfive con le altre pezze dei gruppi che, tenute in mano, fanno il loro bell’effetto. Anche le bandiere, alcune veramente curate, donano un bel tocco di colore. Con una partecipazione maggiore, la prova sarebbe stata da leccarsi i baffi.

Sul terreno di gioco la sfida non si schioda dal nulla di fatto, forse ad essere un po’ più pericolosi sono i padroni di casa ma alla fine il pareggio può ritenersi sostanzialmente un risultato giusto. Peccato per l’assenza della tifoseria di casa, la sfida sugli spalti avrebbe avuto una marcia in più.

Valerio Poli