Partita interessante visto il tutto esaurito all’Arena Garibaldi e considerando che in Toscana si attende un cospicuo contingente ospite. Del resto la Cremonese è una delle candidate al salto di categoria ed una coppia di attaccanti del calibro di Ciofani e Ceravolo confermano la bontà dell’impianto di gioco e delle ambizioni dei grigiorossi.
Il prepartita viene animato dalla presenza di Andrea Bocelli, ospite d’onore che promuove la propria associazione, la “Andrea Bocelli Foundation” che ha come scopo quello di ricostruire l’Accademia della musica della città di Camerino, distrutta tre anni fa dal terremoto che colpì il centro Italia. Tanti applausi da parte di tutto lo stadio, qualche frase di circostanza e l’immancabile suggerimento a donare una manciata di euro per proseguire con il progetto.
Intanto gli spalti cominciano ad animarsi e come mi attendevo, il contingente grigiorosso è notevole, un bel gruppo di persone che, si intuisce facilmente, hanno pure in serbo una coreografia. Ben presto si arriva al momento dell’ingresso in campo delle squadre, la Curva Nord non espone niente di particolare ma fa alzare i primi roboanti cori, mentre i cremonesi non deludono ed organizzano una coreografia eseguita con bandierine grigio – bianco – rosse e con uno striscione nella parte bassa.
Ottimo inizio degli ospiti che poi proseguono sul sentiero tracciato intavolando un tifo veramente coinvolgente ed efficace: tanti battimani, bei cori eseguiti da praticamente tutti i presenti, i grigiorossi in questa serata dimostrano di essere una curva in piena salute, associando calore al colore, visto che i tanti cori intonati vengono accompagnati dall’uso di alcuni bandieroni ed altrettante due aste.
Anche nella ripresa, con il risultato che non sorride alla Cremonese, gli ultras non stanno con le mani in mano e proseguono con il loro sostegno, incuranti del risultato e desiderosi di lasciare la propria impronta sulla partita. Missione compiuta e direi, pure a pieni voti.
Il pubblico di casa è di fatto il classico dodicesimo uomo, non fa mai mancare il proprio apporto e spinge letteralmente la squadra ad una vittoria che sulla carta sembrava insperata. Ottimo anche il coinvolgimento della gradinata, ormai un settore che non si limita più ad una passiva visione della partita, ma partecipa attivamente ai cori dettati dalla curva ed ha pure un buon numero di bandieroni che vengono sventolati per larghi tratti della gara.
Padroni di casa che non si fanno mancare niente, cori potenti e partecipativi, bandieroni sempre al vento, una bella sciarpata sul finale di gara e qualche messaggio sotto forma di striscione che ormai è diventato un must della curva. Tra questi, voglio segnalare la vicinanza dimostrata ai gemellati di Viareggio, che si son visti letteralmente evaporare la squadra di calcio, di fatto non iniziando neppure il campionato. L’ennesimo teatrino dove a rimetterci in prima persona sono i tifosi, il tessuto cittadino, in barba ad una tradizione sempre piuttosto radicata.
Viareggio è stata una piazza calda, poi l’introduzione delle nuove normative in materia stadio ha fatto sì che gli ultras seguissero una linea intransigente che ha portato ad una rapida diminuzione di tifosi all’interno dello Stadio dei Pini. Verrebbe da chiedersi come certi imprenditori possano acquistare una società di calcio, farla fallire ed uscire tutti interi da queste situazioni. Del resto, tanto per citare uno dei casi più emblematici, l’ex presidente del Parma Manenti acquistò la società ad un euro ma con ben 201 milioni di euro di debiti, a fronte di un bilancio della propria società, la slovena Mapi Group, di soli 2.449 euro: sul fatto che fosse il salvatore della patria si poteva nutrire più di un dubbio e, come volevasi dimostrare, così non si rivelò. Forse basterebbe un po’ di vigilanza a monte, da parte di quelli che poi, con i tifosi, son soliti usare il pugno duro anche per la semplice accensione di fumogeni.
Tornando sull’incontro della serata, il Pisa un po’ a sorpresa fa di un sol boccone l’avversario. Ovviamente il risultato mette le ali al pubblico locale che spinge sull’acceleratore, ma è bene ricordare come anche i cremonesi arrivino a tirare la carretta fino al fatidico novantesimo minuto. Divertente la partita sul terreno di gioco ma anche sugli spalti c’è stato uno spettacolo degno di nota. Complimenti ai protagonisti!
Testo di Valerio Poli.
Foto di Valerio Poli e Betty Poli – Scatti Grigiorossi.
Galleria Valerio Poli:
Galleria Betty Poli: